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Codice degli Appalti La sfida è tagliare tempi e burocrazia

E’ entrato in vigore dal 1° luglio, dopo le polemiche che ne avevano scandito la fase di stesura e di approvazione, il nuovo Codice degli Appalti. La novità, che punta in primo luogo a snellire alcuni adempimenti burocratici a carico delle imprese, è stata sottolineata dal leader della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini: “Ecco il nuovo Codice degli Appalti: fiducia a piccoli Comuni, sindaci e imprese, sblocco dei cantieri, norme più snelle e veloci”, ha scritto in un post sui social. “Contro il pericoloso immobilismo ideologico dei ‘no’, finalmente parte uno strumento fondamentale per favorire infrastrutture, lavoro e crescita in tutto il Paese, nel nome dei ‘sì’. Avanti così”, ha aggiunto il segretario del Carroccio. Nell’immagine condivisa si legge: “Dal 1° luglio entra in vigore il Codice Salvini, che taglia la burocrazia e accelera cantieri e lavori”. Il vicepresidente del Consiglio leghista aveva annunciato l’entrata in vigore anticipata del nuovo Codice degli Appalti dopo il Consiglio dei ministri sugli aiuti per i territori alluvionati dell’Emilia-Romagna. Come ministero dei Trasporti abbiamo portato in Consiglio l’entrata in vigore anticipata del Codice degli appalti per testare quello che dovrà essere uno strumento che taglierà tempi e burocrazia”, aveva detto in conferenza stampa. Il nuovo Codice è stato approvato dal governo lo scorso marzo. “Come promesso, dopo anni di attesa, su mia proposta il Consiglio dei ministri ha approvato finalmente il nuovo Codice degli appalti pubblici. Meno burocrazia meno perdita di tempo, più fiducia alle imprese e ai sindaci. Fiducia alle imprese dei territori e alle imprese anche più piccole, quelle artigiane. Significa più cantieri più lavoro e più sicurezza in tutta Italia. Dalle parole ai fatti”, aveva commentato Salvini in quell’occasione. Tra le novità del nuovo Codice c’è anche la possibilità, per le stazioni appaltanti, di attivare affidamenti diretti per gli appalti fino a 5,3 milioni di euro. In una nota il ministero delle Infrastrutture aveva sottolineato come si trattasse di un taglio dei tempi notevoli, a beneficio soprattutto delle piccole realtà. Non solo, si introduce anche la possibilità di concedere il cosiddetto subappalto a cascata, cioè illimitato, per garantire la conclusione dei lavori. Temi, questi ultimi, su cui le opposizioni hanno espresso pareri molto critici.

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