La guerra di Putin

Droni sul Cremlino, la rabbia di Mosca contro Kiev: “E’ stato un attentato a Putin”. Zelensky: “Noi non c’entriamo”

Un tentativo di “assassinare” Vladimir Putin, con droni in volo pronti a colpire la sua residenza al Cremlino, è stato denunciato oggi dalla presidenza della Russia. Sotto accusa, con la minaccia di ristorsioni, “il regime di Kiev“. Della vicenda le autorità di Mosca hanno riferito in una nota. “La notte scorsa”, si legge nel testo, “il regime di Kiev ha tentato di colpire la residenza del Cremlino del presidente della Federazione russa con velivoli senza pilota”. Secondo il portavoce Dmitrij Peskov, Putin non si trovava nella residenza. Nella nota si riferisce anche che i droni sarebbero stati messi fuoriuso da “servizi speciali” russi attraverso l’uso di radar elettronici. Video diffusi sui social network, non verificati, mostrano fumo alzarsi nel cielo in una zona centrale di Mosca prima dell’alba. La notizia dell’attentato denunciato dal Cremlino è l’apertura dei principali siti di informazione della Russia. “Non abbiamo attaccato Putin, o Mosca. Noi combattiamo sul nostro territorio”. Con queste parole il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha respinto le accuse del governo russo di essere dietro all’attacco con droni contro il palazzo del Cremlino che, secondo le autorità russe, sarebbe stato ordito da Kiev per eliminare il presidente Vladimir Putin.
Zelensky è intervenuto nel corso di una conferenza stampa ad Helsinki, in Finlandia, Paese dove si è recato a sorpresa per incontrare le autorità del Paese che da poche settimane è entrato a far parte della Nato.
Ai giornalisti Zelensky ha inoltre detto che la Russia non sarebbe “interessata a rinnovare l’accordo sul grano”, di cui sono chiamati a discutere i delegati di Ucraina, Russia e Turchia venerdì prossimo a Istanbul. L’obiettivo del vertice è il rinnovo dell’accordo per il passaggio in sicurezza di cereali e fertilizzanti attraverso il Mar Rosso, in vista della sua scadenza per il prossimo 18 maggio.
Dall’Ucraina arrivano nel frattempo notizie allarmanti: secondo le autorità della provincia meridionale di Kherson, negli “attacchi massicci contro i civili” da parte delle forze russe oggi hanno perso la vita almeno sedici persone mentre alle 22 sono rimaste ferite. La maggior parte delle vittime – dodici – si è registrata nell’omonimo capoluogo di Kherson.

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