Anne Milgram, direttore della D.E.A. pubblica un articolo sulla pubblicazione Analisi difesa di cui pubblichiamo alcuni stralci fra i più significativi
(G.L. )
Negli anni Settanta dalle piantagioni di papavero da oppio, del ‘Triangolo’ situata tra il nord della Thailandia, nord-ovest Laos ed est Birmania/Myanmar si guadagnò una temibile fama. Nei decenni successivi all’eroina si è affiancata la cocaina, con il boom della produzione di pasta di coca, estratte dalle vaste piantagioni di foglie di coca, provenienti soprattutto dalla Colombia.
In tempi più recenti l’arrivo dei tecnici di chimica ha consentito la comparsa delle droghe sintetizzate in laboratorio: sui mercati illegali degli stupefacenti sono comparse le metanfetamine, nota anche come ‘meth’. L’arrivo del micidiale Fentanyl, negli Stati Uniti in particolare, sta mettendo in un angolo eroina e cocaina, le droghe estratte dalle piante.
Il Fentanyl è una droga con altissimo tasso di letalità, è oltre cinquanta volte più potente dell’eroina e questo oppioide sintetico viene prodotto e venduto negli Stati Uniti e Canada dai cartelli messicani di Sinaloa e Jalisco Nuova Generazione. Questo oppioide era stato creato in laboratorio per strettissime esigenze in ambito sanitario ma, come si dice, “il genio del male” è poi saltato fuori dalla lampada e non può più essere rimesso dentro.
Tra le molte caratteristiche peculiari del Fentanyl vi è la maggiore facilità nella produzione associata a costi nettamente ridotti: un chilogrammo di eroina costa 6mila dollari, mentre produrne la stessa quantità di Fentanyl appena 200 dollari. Nel 2023 i decessi per overdose negli USA sono sono stati 107.543.
Il coinvolgimento delle aziende cinesi e indiane
I precursori chimici per produrre gli oppioidi sintetici, tra cui il Fentanyl vengono acquistati dalle industrie chimiche cinesi e in misura minore indiane, per il tramite di una miriade di operatori legali, a volte a loro insaputa oppure conniventi.
Un numero consistente di industrie chimiche di questi due paesi riforniscono i due cartelli messicani di Sinaloa e Jalisco, i quali rappresentano i due più grossi produttori e trafficanti di Fentanyl a livello mondiale.
E’ un mercato che funziona molto bene, lavora tantissimo, nonostante l’intervento delle autorità cinesi, per vietare drasticamente la vendita di precursori. Tuttavia siamo in una grande ‘zona grigia’, come scrivono gli analisti di Insight Crime nelle conclusioni della loro inchiesta.
Un panorama mutevole e complicato con cui confrontarsi, essendo imprese che producono alti fatturati, impiegano migliaia di persone, pagano importi rilevanti di tasse locali e statali, dunque interessi forti e solidi, difficili da scardinare davvero a fondo..
Dalle spedizioni per mezzo delle abituali portacontainer, discende la furibonda lotta tra cartelli per controllare i porti messicani che si affacciano sull’Oceano Pacifico. Anche il settore delle imprese chimiche dell’India è coinvolto nella vendita dei precursori.
In misura molto inferiore rispetto ai cinesi, ma lo è. Viene considerato dalle autorità statunitensi e dalle indagini di organi indipendenti un settore meno sviluppato nella produzione rispetto ai cinesi. Tuttavia nel 2020 un report, declassificato, della DEA indicava l’India come: “il fornitore emergente per la produzione di precursori per il Fentanyl”.
Sinaloa e Jalisco: i principali produttori e trafficanti di Fentanyl
Il ciclone Fentanyl si è diffuso nel Nord America, partendo dalle ‘cucine’ messicane e successivamente guatelmateche. Sono principalmente due i cartelli che producono e vendono il Fentanyl. Bypassando i controlli in Cina i precursori chimici arrivano o a depositi centralizzati o presso i laboratori di Fentanyl.
Il Cartello di Sinaloa/Pacifico alla cui direzione troviamo i cosiddetti Chapitos, ovvero i quattro figli del famigerato boss Joaquín “El Chapo” Guzmán, dal 2011 sono entrati su questo mercato, producendo in maniera massiccia.
L’altro grande e spietato cartello rivale di Sinaloa è quello di Jalisco, il famigerato cartello dalle ‘4 lettere’, il Cartel Jalisco Nueva Generaciòn (CJNG), che si è lanciato anche su questo nuovo redditizio business. Come riporta l’accurato recentissimo lavoro di Chris Dalby, dedicato tutto al CJNG.
Le pillole di Fentanyl sono doppiamente efficaci, sia come droghe sia per l’enorme facilità nel trasporto.Le microdosi di Fentanyl agevolano grandemente lo smercio, occupa molto meno spazio rispetto alle droghe tradizionali e permette quindi l’occultamento più facile ai cosiddetti ‘muli e mule’ cioè alle persone che fisicamente le trasportano.
Occultamento reso più facile anche con i sistemi tradizionali, nascosto in frutta di grandi dimensioni (angurie, ananas), ma anche avocados, banane, oppure impiegando lo scatolame del pesce.
Gli Stati Uniti tentano di arginare il ciclone fentanyl
Nel novembre 2023 il presidente Biden ha ribadito le richieste di controllare con efficacia le imprese chimiche cinesi parlandone direttamente con il presidente cinese, Xi Jinping nel meeting APEC (Asia-Pacific Economic Cooperation).
I cinesi chiedono però in cambio un freno all’applicazioni di sanzioni sulla questione delle violazioni dei diritti umani nello Xinjiang. Durante lo stesso meeting vi è stato l’incontro tra il presidente messicano Lopez Obrador e Xi Jinping ed uno dei temi discussi è stata la questione Fentanyl.
A livello interno le autorità statunitensi si sono attivate per arginare il ciclone Fentanyl, in particolare il Dipartimento del Tesoro ha allestito un gruppo di lavoro di grandi esperti tratti dal Dipartimento stesso, battezzato: “counter-Fentanyl strike force”. Gli obiettivi sono quelli di scovare e smantellare il riciclaggio del denaro derivante dalla vendita del Fentanyl e adottare sanzioni ancora più dure per i colpevoli.
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L’approccio investigativo e giudiziario della DEA e degli organi competenti è stato oggetto di osservazioni e critiche per il fatto di concentrarsi solo sui due cartelli messicani, non è sufficiente secondo Insight Crime poiché questa vicenda è complessa, ed è costituita da un numero di attori molto più vasto, per cui non basta concentrarsi solo su una sua parte, limitando il raggiungimento di risultati molto più efficaci.
Oltre alle agenzie preposte nel contrasto ai gruppi criminali, negli ultimi due anni il Dipartimento del Tesoro è stato in prima linea in questa battaglia erogando sanzioni a danno di 250 tra persone e organizzazioni coinvolte nei traffici di droghe. In particolare il Tesoro in collaborazione con le autorità di Città del Messico ha erogato sanzioni contro 13 imprese e persone collegate al famigerato cartello CJNG (Cartel de Jalisco Nueva Generaciòn).
Una “diplomazia del Fentanyl” è molto arrancante anche per le non buone relazioni tra Pechino e Washington e tra Città del Messico e Washington.Il dossier migranti e la pressione sul confine USA-Messico è motivo di scontro costante e talmente importante da influire sul voto presidenziale statunitense..
Nell’agenda della Casa Bianca il dossier immigrazione è di estrema importanza e non a caso Blinken ha indetto un trilaterale a fine febbraio a Washington, con la segretaria per gli Affari esteri messicana, Alicia Bárcena, e il ministro degli Esteri guatemalteco, Carlos Ramiro Martínez. Secondo molti osservatori Obrador potrebbe cessare questa modalità collaborativa come pressione per avere risposte concrete dall’Amministrazione Biden, come già accaduto nei mesi finali del 2023.
Per questo il Messico viene visto come una sorta di “terzo partecipante” al voto delle presidenziali americane del 5 novembre prossimo.” Tutti da vedere i nuovi sviluppi tra la neo-eletta alla presidenza del Messico, Claudia Sheinbaum (nella foto a lato) e con il futuro nuovo inquilino della Casa Bianca.
Sul fronte delle vittime del Fentanyl si registrano segnali di una prima inversione di tendenza secondo quanto pubblicato a maggio dal CDC: “Dopo 5 anni di costante aumento di morti vi è una prima riduzione dei decessi, pur in presenza di numeri elevatissimi.” Il sito della DEA rivela che quest’anno sono state sequestrati 34,5 milioni di pillole di Fentanyl per un peso di 2,1 tonnellate.