Politica

Fine vita, la legge non passa in Veneto. Pro Vita: “Auspichiamo che lo stop sia definitivo”

Lo stop alla proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio assistito in Veneto “è una grande notizia”. Ed è anche una “sonora sconfitta” per il presidente della Regione, Luca Zaia. A sostenerlo (con soddisfazione) è Matteo Montevecchi, consigliere regionale della Lega in Emilia-Romagna. “Il governatore- attacca l’esponente del Carroccio- dopo aver inspiegabilmente promosso e propagandato negli ultimi anni un’agenda iper-progressista, era giunto a sposare la proposta Cappato, votando favorevolmente e sponsorizzandola a più non posso tra i suoi consiglieri. Avrebbe voluto rendersi l’artefice di questa legge pro-morte, ma gli è andata male e ha subito una sonora sconfitta. Ora per consolazione gli potrebbero giusto regalare la tessera onoraria del Pd”, ironizza Montevecchi. Secondo l’esponente romagnolo della Lega, “la priorità è investire sulle cure palliative e sull’assistenza alle famiglie delle persone fragili. Non consentirne il suicidio, come avrebbe voluto Zaia, introducendo una terribile mentalità mortifera che sarebbe servita solo a far sentire le persone che vivono certe situazioni come un costo, un peso, un problema, come una vita meno degna. Lo Stato deve tutelare la sacralità della vita di ogni persona, cercando di eliminare la sofferenza, non il sofferente”. In più, conclude Montevecchi, “oltre alla questione etico-morale, va detto che il progetto di legge d’iniziativa popolare dell’associazione Luca Coscioni sarebbe stato in ogni caso un testo incostituzionale sotto molteplici punti di vista, in primis poiché la competenza della materia è statale e non regionale, come ricordato recentemente anche dall’Avvocatura di Stato”.

Dire

Related posts

Europee, Ppi: “A tre settimane dal voto il grande assente è il confronto sui temi europei”

Redazione Ore 12

Rousseau ha 5 giorni di tempo per dare al M5S i dati degli iscritti. Conte: “Ora si parte, si guarda avanti”

Redazione Ore 12

Mattarella e la Pandemia: “Scienza 9, anti-scienza 1”

Redazione Ore 12