Politica

Il Colosseo si illumina per dire no alla pena di morte

 

Anche quest’anno il Colosseo si e’ illuminato giovedì sera 30 novembre per dire «No alla pena di morte». “Qualcuno ha sognato di abolire la schiavitù. Noi oggi prepariamo un mondo in ci non ci sarà la pena di morte. Voi giovani lo vedrete”: così il presidente della Comunità di Sant’Egidio,.Marco Impagliazzosi è rivolto  ai giovani presenti alla manifestazione contro la pena di morte organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio e che ha colorato gli antichi archi del Colosseo con la scenografia di luci #DefeatingHatred #SconfiggiamolOdio.

Sul palco anche l’avvocato e attivistaSuzana Norlihan Alias, dalla Malaysia,  Renny Cushing e l’assessore capitolino alla cultura Miguel Gotor.  Mario Marazziti della Comunità di Sant’Egidio ha raccontato del recente incontro presso il Parlamento giapponese per proporre nessuna esecuzione nell’anno delle Olimpiadi, come primo passo per l’abolizione della pena capitale.

Alla fine della manifestazione sono saliti sul palco i partecipanti al convegno internazionale dei Ministri delle Giustizia per un mondo senza la pena di morte, insieme all’attivista Tamara Chikunova, e tutti coloro che partecipano al movimento Città per la Vita, Città contro la Pena di Morte.

A Roma e in altre 2.340 città,  fra cui  Berlino a Torino, da Barcellona a Milano e Napoli, ricordano il  1786 quando il Granducato di Toscana,primo stato al mondo, abolì la pena capitale dal proprio ordinamento giuridico.

In tutte le città del mondo centinaia di monumenti vengono illuminati per aderire alla più grande mobilitazione contemporanea planetaria, nata con lo scopo di indicare una forma più alta e civile di giustizia.

L’evento di eri giovedì 29 novembre è stato preceduto   alla dodicesima edizione del convegno internazionale contro la pena di morte organizzato dalla comunità di Sant’Egidio alla Camera del Deputati.

Già ricevuti alla Farnesina dal viceministro degli esteri, Emanuela del Re, i rappresentanti dei Paesi abolizionisti de iure o de facto come Liberia, Marocco, Niger, Repubblica Centrafricana e Zambia,insieme a quelli che mantengono la pena come Ciad, Indonesia, Somalia, Sud Sudan e Vietnam.

Nel corso del convegno tara gli altri sono intervenutiFrancisca Eugenia da  Silva Dias Van Dunem, ministro di giustizia del Portogallo, primo Stato sovrano europeo ad abolire la pena di morte nel 1867, Tshaghianghin Elbegdori, ex primo ministro della Mongolia che ha abolito la pena nel 2017 e Bessolè Renè Bagoro,ministro della giustizia del Burkina Faso, che l’ha abolita nel 2018.

Il coordinatore internazionale della Campagna mondiale per la Moratoria universale e l’abolizione della pena di morte Mario Marazzitiha ricordato che,“ad oggi sono 106i paesi che hanno abolito per legge la pena di morte per tutti i reati, 142 hanno abolito la pena nella legge o nella pratica e recentemente anche lo stato del New Hampshire tra gli stati fondatori degli USA”.

 

GiElle

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