Politica

In Friuli Venezia Giulia stravince Fedriga al 60%, la Lega è il primo partito

Già dai primi exit poll (che lo davano tra il 61e il 65%) è stata chiara la vittoria schiacciante del governatore uscente Masimiliano Fedriga. Senza quasi aspettare un minimo di spoglio, a pochi minuti dalla chiusura dei seggi, gli avversari Stefano Patuannelli e l’ex governatrice del Friuli Venezia Giulia, la deputata dem Debora Serracchiani hanno riconosciuto la sconfitta. I dati, poi, non hanno fatto che confermare, con il passare delle ore, il trionfo del centro destra, che sta vincendo con una percentuale vicina al 60%. La Lega sorpassa Fratello d’Italia e diventa il primo partito in regione. Tonfo invece per il Terzo Polo, che non supera la soglia di sbarramento.

“Vorrei il nuovo mandato si caratterizzasse come il precedente di un lavoro fatto di quotidianità senza le facili promesse, che possa programmare il futuro della regione nel lungo periodo, non soltanto nel breve periodo. Abbiamo cercato di dimostrare che la politica anche del consenso la si può fare senza le solite facili promesse elettorale. Questo risultato mi inorgoglisce”. Così il rieletto governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, alla conferenza stampa in Consiglio regionale dopo che oramai le 1.199 sezioni scrutinate su 1.360 gli assegnano il 64% delle preferenze per la Presidenza della Regione, facendone il primo governatore rieletto da quando esiste l’elezione diretta.
“Noi dobbiamo iniziare a guardare alla prospettiva dei 10-20 anni e non semplicemente a cosa arriva alla prossima scadenza elettorale che ho paura sia- precisa Fedriga- quello che ha fatto perdere anche chance al Paese e ai cittadini del nostro paese”.
Il risultato della Lista Fedriga presidente, la terza più votata in assoluto con il 17,5% (dopo Lega 19% e Fdi 18,2%) è una sorpresa anche per il governatore: “Mi ero dato più che come obiettivo, come speranza della lista di arrivare a doppia cifra, al 10%. Devo dire che questi numeri sono superiori a qualsiasi aspettativa, li reputo straordinari. Ha avuto il ruolo per cui è nata: riuscire a recuperare del consenso da chi ha apprezzato la nostra azione amministrativa, ma non si riconosce nei partiti tradizionali”, conclude. Poi le opposizioni con Serracchiani del Pd:

“Abbiamo messo in campo un’alleanza di centrosinistra credibile che si è mossa in modo unitario, frutto di un’elaborazione politica anche nazionale e di un lavoro condiviso in Consiglio regionale. Ma la destra in Friuli Venezia Giulia, nel suo complesso, ha goduto di una spinta molto forte, che era attesa e che era difficilissimo contrastare. L’entusiasmo rinnovato che c’è nel partito democratico ci auguriamo verrà pesato anche nei numeri: servirà soprattutto nel medio e lungo periodo per un lavoro di cucitura e di rigenerazione su cui siamo già da ora impegnati”. Lo dichiara la deputata Pd Debora Serracchiani, commentando l’esito delle elezioni regionali in Friuli Venezia Giulia. “La strada è quella giusta – aggiunge la parlamentare dem – ma va consolidata e allargata. Il programma ci ha tenuto insieme e dovrà essere guida anche per la prossima opposizione”.
“Grazie a chi ha retto in questi mesi il partito – aggiunge Serracchiani – a tutti i candidati e militanti che si sono spesi senza risparmio in una campagna elettorale in salita”.

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