Roma Capitale

Indagine Rete dei Numeri Pari sulla la pienezza del vuoto e le attività mutualistiche per rispondere ai bisogni fondamentali

 

Le amministrazioni pubbliche si arricchiscono di una nuova indagine che verte su alcune parole d’ordine indispensabili come democrazia, partecipazione, innovazione sociale e mutualismo nelle sue più articolate declinazioni.

Portare avanti attività mutualistiche e solidali vuol dire rispondere ai bisogni fondamentali delle persone, a fronte anche di una crisi economica che viene ormai da lontano e ha portato a precarietà lavorativa e disoccupazione, andando ad aumentare le diseguaglianze economiche e sociali. 

Tramite le pratiche mutualistiche, coloro che normalmente sono i meri destinatari delle decisioni politiche diventano soggetti dell’agire politico, protagonisti in prima persona. È necessario coinvolgere comitati di quartiere, associazioni, collettivi, reti di solidarietà, fino ad arrivare alle parrocchie, per mobilitare gli abitanti e portare avanti l’elaborazione condivisa delle soluzioni. Ringrazio le realtà dei Numeri Pari, il Forum Disuguaglianze e Diversità e il Gran Sasso Science Institute per il loro prezioso contributo e partecipazione attiva in aiuto dell’Amministrazione”.

È il commento dell’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari sulla presentazione in Campidoglio del progetto di ricerca “La pienezza del vuoto. Indagine sulle nuove forme di mutuo supporto: il caso della Rete dei Numeri Pari”. Il progetto, durato tre anni, ha indagato concezione e prassi delle forme di mutuo supporto che si manifestano nelle centinaia di realtà riunite nella Rete dei Numeri Pari. Hanno partecipato 91 realtà appartenenti alla Rete, tra cui 26 realtà romane.

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