Esteri

Israele attacca base aerea iraniana, al sicuro i siti nucleari

di Giuliano Longo

 

Israele ha colpito obiettivi militari in Iran delle prime all’alba  di questo venerdì  come ritorsione per l’attacco missilistico lanciato la scorsa settimana da Teheran.

Si presume che a colpire la base militare nei pressi di una installazione nucleare, secondo fonti americane sarebbero stati uno o più droni.

Altri attacchi aerei sono stati effettuati su installazioni militari sicuramente in Siria, come hanno riferito le stesse autorità locali.

Questa volta, contrariamente a quando bombardò il consolato iraniano in Siria uccidendo esponenti militari della Guardia Rivoluzionaria,  Israele avrebbe comunicato a Biden le modalità dell’attacco cui gli Stati Uniti (apparentemente) non hanno dato alcun contributo, almeno 24 o 48 ore prima, come riferisce la CNN.

Resta il fatto che l’Ambasciata americana in Israele in massima allerta, mentre il timore dell’escalation è reale.

Secondo quanto appreso dalle prime informazioni diffuse sul sul WEB, un certo numero di esplosioni sono state localizzate dell’area a nord-ovest di Isfahan, dove si trova un’importante base aerea dei  Guardiani della rivoluzione dell’Iran.

Secondo altre fonti sarebbero stati colpiti obiettivi anche in Iraq, nei pressi di Baghdad e nel sud della Siria, a Daraa e Suwayda, dove sono stati colpiti radar sistemi di difesa aerea.

 Diverse batterie antiaeree iranianesono state attivate per tracciare o colpire i droni armati o caccia israeliani che hanno condotto l’incursione per lanciare missili sugli obiettivi prefissati. A confermarlo l’agenzia di stampa statale Irna.

A Isfahan, Iran centrale, ospita un’importante base aerea militare iraniana dove è di stanza  la flotta di aerei da combattimento F-14 Tomcat che compongono il nerbo della forza aerea iraniana.

I siti associati al  programma nucleare iraniani,non sarebbero stati inseriti tra gli obiettivi dell’attacco. Secondo i media iraniani le “strutture nucleari operate dall’Iran nella provincia di Isfahan sono completamente sicure“.

La televisione di stato iraniana ha fatto scorrere un avviso che ha confermato le “esplosioni” vicino a Isfahan, senza fornire nell’immediato ulteriori dettagli.

Le fonti dell’Idf (guardie rivoluzionarie) non hanno ancora commentato l’accaduto, ma a confermare gli eventi sono stati diversi voli commerciali che hanno iniziato a deviare dalle loro rotte originarie per evitare di sorvolare lo spazio aereo dell’Iran occidentale.

La ritorsione israeliana che ha colpito la base aerea iraniana di Isfahan può essere considerata commisurata nella forza e nelle modalità. Ma potrebbe anche rappresentare l’azione preliminare con l’obiettivo di colpire o annullare la capacità aerea avversaria nel caso di ulteriori sortite nello spazio aereo iraniano.

In ogni caso la prossimità ad un sito nucleare può rappresentare un “messaggio” importante sulle capacità offensive di Israele e sulla volontà di non colpire volutamente obiettivi strategici di rilievo.

Nei giorni passati “due attacchi” valutati dall’intelligence e dai vertici militari israeliani ( e probabilmente dagli americani) sarebbero stati annullati,

Resta il fatto che il ministro per la sicurezza di Israele, esponente dell’estremismo religioso di destra, ha definito l’attacco “moscio”.

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