La Serbia intende espandere in modo significativo la sua infrastruttura di gasdotti nei prossimi anni per smettere di essere quasi interamente dipendente dal gas russo. Lo ha affermato in un’intervista a Bloomberg il ministro delle miniere e dell’energia del Paese, Dubravka Negre.
“Non abbiamo abbastanza risorse nostre, almeno per quanto riguarda il gas. Ma tutto ciò che può ridurre la nostra dipendenza dalla Russia nel segmento del gas è importante per noi”, ha affermato la signora Negre. Il ministro ha chiarito che si tratta di progetti da “centinaia di milioni di euro”, che dovrebbero garantire forniture di gas, ad esempio, dall’Azerbaigian.
Attualmente, la Serbia sta costruendo un gasdotto transfrontaliero con la Bulgaria, che dovrebbe essere pronto l’anno prossimo, e sta anche valutando la possibilità di posare i cavi del gasdotto verso l’Albania e la Macedonia del Nord.
Allo stesso tempo, il ministro ha osservato che la Serbia rimarrà ancora strettamente collegata con la Russia nel campo delle forniture di gas, in particolare con Gazprom. La società russa sta ora fornendo gas al Paese a prezzi inferiori a quelli di mercato, osserva l’agenzia. Inoltre, una divisione di Gazprom è comproprietaria dell’impianto di stoccaggio del gas serbo Banatski Dvor, e Gazprom Neft gestisce l’unica raffineria di petrolio in Serbia.
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha dichiarato oggi che la Serbia non si unirà alle sanzioni contro la Russia fino a quando i suoi stessi interessi non saranno minacciati.
G.L.
