La guerra di Putin

La tenaglia russa si stringe sul Donbass e sul sud dell’Ucraina. Nuovo messaggio notturno di Zelensky

Le forze russe si stanno raggruppando e si preparano a sferrare “possenti attacchi” contro il Donbass e il sud dell’Ucraina, a cominciare da Mariupol. È l’sos lanciato dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un nuovo messaggio video lanciato nel cuore della notte. “Fa parte della loro tattica. Sappiamo che si allontanano dalle zone dove li stiamo battendo per concentrarsi su altre molto importanti, dove per noi può essere più difficile”, ha detto Zelensky parlando di situazione “estremamente difficoltosa”. Secondo il leader ucraino i russi stanno inviando truppe nelle aree “temporaneamente occupate della regione di Kherson” per consolidare la propria presenza nella regione. Anche nel Donbass, a Mariupol e Kharkiv, ha aggiunto il presidente, le truppe russe si stanno concentrando. “Ci difenderemo”, ha ribadito Zelensky. “Faremo tutto il possibile per fermare gli occupanti. Ci saranno battaglie e noi dobbiamo ancora percorrere un sentiero molto difficile per ottenere tutto ciò che vogliamo”, ha commentato. Il presidente ucraino nel suo ultimo video trasmesso durante la notte ha dichiarato che saranno privati dei gradi due generali, l’ex capo della Sicurezza interna, Andriy Naumov, e l’ex responsabile del servizio di sicurezza nella regione di Khershon, Serhiy Krivoruchko. I due sono stati definiti “traditori”. “Oggi una nuova decisione è stata presa a proposito degli anti-eroi. Non ho tempo di occuparmi di tutti i traditori, ma un po’ alla volta saranno tutti puniti”, ha detto Zelensky, che ha fatto due nomi, aggiungendo che “coloro che infrangono il giuramento di fedeltà al popolo ucraino verranno inevitabilmente privati dei loro gradi militari”. La Russia aveva annunciato che questa settimana avrebbe ridotto l’attività militare su Kiev e Chernihiv per concentrare la sua potenza di fuoco nelle regioni separatiste di Donetsk e Lugansk, nell’est dell’Ucraina. Secondo il segretario della Nato, le forze russe non si ritirano ma si riposizionano, seppure mantenendo la pressione sulla capitale e su altre città. Questo scenario – secondo il Pentagono – lascia presagire un conflitto prolungato, che potrebbe durare mesi. Nella giornata di oggi dovrebbe essere aperto il corridoio umanitario che consenta ai 160-170.000 civili intrappolati a Mariupol di lasciare la città, dopo giorni di tentativi andati a vuoto e prima dell’imminente, temuto attacco finale russo alla città sul Mare d’Azov.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 14.43

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