La guerra di Putin

L’Ucraina potrebbe essere a corto di soldati da schierare al fronte

Non sappiamo quali siano i numeri reali delle perdite da entrambe le parti, ma sul fronte  le vittime non contano, contano i soldati rimasti.

Questa è  la vera fonte di preoccupazione per l’Ucraina come riporta ka stampa occidentale sulla scorta di fonti dell’Intelligence USA. Veniamo ai numeri .

Il ministro dell’Economia ucraino ha osservato che all’Ucraina mancano 6 milioni di adulti in età lavorativa. Le stime dell’attuale popolazione effettiva sono di circa 30 milioni – o meno, tenendo conto del flusso migratorio anche antecedente alla invasione.

Poco prima dell’inizio della guerra l’Ucraina aveva un piano per costruire un esercito di 400.000 uomini con ulteriori 900.000 di riserva, sulla base di una popolazione nominale di 43 milioni. Con una popolazione reale di 30 milioni – 6 milioni di adulti in età lavorativa scomparsi – questi numeri diventano molto difficili.

Gestire un esercito, che rappresenta diversi punti percentuali della popolazione, è costoso e difficile. E l’Ucraina ha già subito (secondo i miei numeri) qualcosa nell’ordine di 200.000 vittime, probabilmente quanto i russi.

Detto in modo diverso, l’Ucraina potrebbe essere a corto di persone da buttare in prima linea. Se la Russia avesse un esercito fresco di 100.000 uomini pronto ad attaccare, sarebbe molto difficile per l’Ucraina smorzare l’impatto, e praticamente impossibile mantenere l’offensiva nel Donetsk già notevolmente rallentata.

Un reportage di oggi 23 agosto del Corriere della Sera riporta le preoccupazioni di alcuni ufficiali per una possibile offensiva russa sul fronte nord solo a 200 chilometri da Kiev, riaprendo quella via che le armate di Mosca avevano percorso per raggiungere la Capitale.

Che nonostante l’ottimismo mostrato dagli ufficiali intervistati, una operazione di questo genere a largo raggio, come nella seconda guerra mondiale, , quanto meno comporterebbe un notevole spostamento di uomini e mezzi dal fronte sud di ponendo fine, di fatto, alla già debole offensiva ucraina e al sogno di Zelensky di riconquistare la Crimea.

 

Attenzione sempre a nord, al poco distante confine bielorusso,dove la temuta attività dei musicisti della Wagner e nonostante le paure gonfiate dalla propaganda polacca, sembra tranquillo e difficilmente Lukascenko intende valicarlo, fatte salve eventuali operazioni dirette della NATO.

G.L.

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