La guerra di Putin

L’Ue: “Fare in modo che la Russia renda conto del proprio operato”

 

L’UE è fermamente impegnata a garantire che i crimini di guerra commessi in Ucraina non restino impuniti. I crimini contro l’umanità, i crimini di guerra, il genocidio e il crimine di aggressione, definiti anche crimini internazionali, sono considerati le più gravi violazioni del diritto internazionale. L’Ucraina sta indagando su oltre 69 000 episodi di presunti crimini internazionali; si ritiene che il numero effettivo di tali atrocità sia ancora più elevato.

Cos’è un crimine di aggressione

Il crimine di aggressione è generalmente commesso dalla più alta leadership politica e militare di un paese contro la sovranità, l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di un altro paese. Tra i crimini di aggressione figurano l’invasione, l’occupazione militare, l’annessione mediante l’uso della forza, i bombardamenti e il blocco militare dei porti, tutte azioni commesse dalla Russia.

Poiché la Russia non ha accettato la giurisdizione della CPI, la Commissione propone opzioni alternative per garantire che sia fatta giustizia anche per quanto riguarda il crimine di aggressione.

Perseguire i crimini della Russia in Ucraina 

Pur continuando a sostenere il lavoro della CPI, la Commissione, insieme alla comunità internazionale, sta lavorando alla creazione di un tribunale incaricato di indagare e perseguire il crimine di aggressione della Russia. La Commissione ha inoltre sostenuto l’istituzione di un centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione nei confronti dell’Ucraina in seno a Eurojust, per contribuire a coordinare la raccolta delle prove dall’inizio dell’aggressione. Questo centro è un primo passo importante per garantire che siano raccolte e documentate prove che si rivelerebbero fondamentali in caso di futuri procedimenti giudiziari. La Commissione continua inoltre a coadiuvare i meccanismi esistenti: sostenendo le capacità della CPI con oltre 10 milioni di euro dall’inizio dell’invasione; rafforzando l’ufficio del procuratore generale ucraino con oltre 6 milioni di euro per le tecnologie informatiche e le attrezzature; mettendo Eurojust in condizione di svolgere il proprio compito: con la modifica del regolamento Eurojustl’Agenzia può preservare, conservare e analizzare in sicurezza in una nuova banca dati le prove relative ai crimini internazionali; aiutando Eurojust ed Europol, che fungono da hub per il coordinamento delle indagini nazionali degli Stati membri dell’UE; coordinandosi con i partner internazionali per garantire l’assunzione di responsabilità e una risposta globale.

Risarcire i danni inflitti

La Russia e i suoi oligarchi devono risarcire l’Ucraina per i danni e le devastazioni che hanno causato. Nel marzo 2022, dopo l’inizio dell’aggressione russa dell’Ucraina, la Commissione ha istituito la task force “Freeze and Seize”. L’obiettivo di questa task force è garantire un migliore coordinamento delle sanzioni dell’UE nei confronti di persone e imprese russe e bielorusse.

La task force è gestita dalla Commissione e consente agli Stati membri, alle agenzie dell’UE, a Eurojust ed Europoldi collaborare per individuare, congelare e, ove possibile, confiscare i beni russi. La task force lavora a stretto contatto con i partner internazionali, comprese le autorità ucraine e statunitensi. A livello di G7+, la task force collabora regolarmente con la task force REPO (“Russian Elites, Proxies and Oligarchs”).

aggiornamento la Guerra di Putin ore 12.25

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