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Musica, Roma: al via finale edizione Premio Internazionale Antonio Mormone

Nato dal desiderio di omaggiare la vocazione di talent scout per il futuro dell’arte di Antonio Mormone, fondatore de La Società dei Concerti di Milano, la prima edizione dell’omonimo Premio Internazionale è diventata, nella sua complessa storia di sopravvivenza alla pandemia, epitome del destino dei giovani talenti, i più penalizzati dal fermo artistico ma al contempo i primi a cui deve andare la preoccupazione di tutela e sostegno di istituzioni e operatori culturali per costruire un futuro solido delle arti performate a favore della società civile.

In prima fila in questa battaglia di civiltà, in collaborazione con il Conservatorio G.Verdi, Teatro alla Scala e Accademia Nazionale di Santa Cecilia, nonché il Patrocinio del Ministero della Cultura, Comune di Milano, il contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, Enrica Ciccarelli Mormone, Presidente de La Società dei Concerti, pianista e moglie del fondatore, che ideando questo premio veramente internazionale, non aveva certo potuto immaginare quanto sarebbe stato essenziale nella ripresa post pandemica per i 10 semifinalisti tra i 18 e i 27 anni, già emersi in competizioni come Rubinstein, Venezia, Chopin, Queen Elisabeth, Cleveland e selezionati in collaborazione con istituzioni formative quali Juilliard School di New York, Curtis Institute di Philhadelphia, Moscow Central Conservatory, Royal College of Music di Londra, Accademia Internazionale di Imola, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Conservatoire Superieur di Parigi, Hochschule für Musik di Hannover, Mozarteum University di Salisburgo, Università di Vienna.

Dieci giovani eccellenze del pianismo mondiale, selezionati su centinaia di candidati da tutto il mondo – 16 diversi paesi fra cui Cina, Corea del Sud, UK, USA, Austria e Polonia, 20 dall’Italia – che potranno finalmente tornare davanti al pubblico dal vivo dal 23 maggio in ripetuti concerti distribuiti su tutto il tessuto urbano milanese e non solo, dal Conservatorio fino al Mare Culturale Urbano e Nuovo Teatro Ariberto a Milano, poi ancora Vercelli, Chiasso, Cernobbio e Cerro Maggiore in un percorso virtuoso di ripresa dello spirito concertistico dopo i lunghi mesi di studio in solitudine.

Quindi sotto la supervisione della star Evgenj Kissin, Presidente Onorario del Premio, l’unico cui Kissin abbia aderito nella sua carriera, il cammino del PIAM si sposterà in una maratona pianistica di due giorni, il 14 e 15 giugno, ospitata dal Parco della Musica di Roma sotto l’egida dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia al termine della quale Kissin stesso annuncerà i tre finalisti insieme al consigliere artistico M° Nazzareno Carusi e al comitato d’onore del Premio guidato dal Presidente Dottor Gianni Letta.

I tre finalisti saranno quindi i protagonisti assoluti dell’ultima settimana concertistica a Milano, in Scala e Conservatorio, per le tappe finali e la proclamazione del vincitore da 7 al 11 luglio.

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