di Mario De Biase
“Carissimo Abramo, nell’aria c’è odore di zolfo” scriveva Don Tonino Bello nel 1990 in prossimità della guerra del Golfo.
Anche oggi respiriamo la stessa aria!!!
Sperimentiamo una sproporzionata e ingiustificabile campagna bellicista che sta spacciando per difesa dei confini una nuova corsa alle armi. Un nuovo paradigma di vita dove vige la legge del più forte che passa per la delegittimazione di tutti gli organismi internazionali dall’ONU all’OMS. Non a caso Papa Leone afferma che “E’ desolante vedere la forza del diritto internazionale piegata al presunto diritto di obbligare con la forza. Ciò è indegno dell’uomo e vergognoso per i responsabili delle nazioni” e aggiunge –poi- con estrema durezza … “ come si può tradire il desiderio di pace con le false propagande del riarmo?
In questi ultimi anni viviamo una società frammentata e percorsa da tensioni crescenti con l’ossessione della sicurezza militare che rischia di portarci ad una logica di scontro e distruzione. La famosa “terza guerra mondiale combattuta a pezzi” di Papa Francesco: spariamo a chi chiede pane a Gaza, bombardiamo scuole e ospedali con l’intento di piegare l’orgoglioso popolo ucraino, massacriamo (HAMAS) intere famiglia israeliane. Un mondo narrato al contrario ove è stata emarginata del tutto la diplomazia e leaders (si fa per dire) capricciosi ed egocentrici anziché “vedere lontano” vedono solo il ritorno economico anche dalle guerre o dalla produzione di armi.
Non mi sfugge l’importanza della deterrenza (scoraggiare cioè il nemico dall’attaccare) ma non condivido questa retorica improvvisa sul riarmo. Di recente l’Europa ha votato un piano di 800 Miliardi e firmato accordi x spendere il 5% del PIL in armamenti sino al 2035, dimenticando che il riarmo dei singoli Stati è SOLO un piano dispendioso che non aumenta la “deterrenza” e non tutela la sicurezza. Dell’esercito comune neanche a parlarne !!
Non tutti (forse) hanno contezza di quanto speso in armamenti anziché in scuole, ospedali, accoglienza, sviluppo. Nel 2024 abbiamo bruciato 2.718 miliardi di Dollari (dati SIPRI) di cui 997 gli USA – 461 la Russia – 314 la Cina – 38 l’Italia – 457 i paesi europei (dati IIS, a parità di potere di acquisto.) Utile ricordare che non vi è nessuna certezza sulla spesa effettiva tenuto conto che quasi tutti tendono a mascherarla. La mostruosità di queste cifre avvalora ancora di più l’insensatezza di quanto stiamo facendo, cosi come fa paura che la Germania da sola ne spenderà mille di miliardi e l’ex “ frugale” RUTTE -ora alla NATO- spinge a tutta carica per spendere anche a debito !! (ironia della storia)
No, questa corsa non è difesa comune ma un alimentare le paure collettive per strategie di guerre che non si vedevano da anni. Una strana forma di commercio in cui i popoli hanno tutto da perdere e l’economia dei ricchi tutto da guadagnare (60% delle armi mondiali viene prodotto negli USA).
Allora parafrasando ancora don Tonino “in piedi costruttori di pace, è un popolo sterminato quello della pace che sta in piedi davanti all’Agnello -simbolo di tutti gli oppressi del mondo – e non davanti ai tiranni”.
Volere la pace non vuole dire –pero’- dimenticare la sicurezza dei confini ma tutelarli con intelligenza, lungimiranza e anche decisione. I despoti o gli autocrati (come chiamiamo oggi i dittatori) devono sapere che l’Europa è faro di civiltà e libertà e non permetterà loro di invadere o inquinare le democrazie occidentali: per fare ciò ci vogliono politici capaci, risoluti ed esercito europeo con chi ci sta !! Nessuno, tanto meno Putin, deve poter pensare di “invadere” allegramente !!
Un famoso apologo riferito ad ERASMO da Rotterdam racconta che questi vide passare un plotone di soldati. Accanto a lui c’era il matto del villaggio che gli chiese: “dove vanno?” “a fare la guerra” gli rispose. “E dopo che l’hanno l’avranno fatta?” riprese il matto. “Verrà la pace” gli rispose.
“E perché non incominciare da subito a fare la pace?”
Bella domanda di ….un matto saggio !!