La guerra di Putin

Presto in campo in Ucraina i mercenari siriani ed altri irregolari. Putin li utilizzerà nei combattimenti ravvicinati casa per casa

La Russia non si accontenta più del suo potente esercito, e assolda migliaia di mercenari arabi, che hanno già combattuto in Siria e che assicurano a Mosca quello che probabilmente nei prossimi giorni sarà il passaggio più cruento di questa invasione in Ucraina, il combattimento sul terreno casa per casa. Utilizzare qualche migliaio di uomini in questa operazione ‘sporca’ garantirebbe a Putin meno vittime nel suo esercito, anche se, sulla siua testa ricadrebbero comunque gli eventuali crimini commessi, che andrebbero a sommarsi a quelli già commessi. A breve sul campo di battaglia ucraino potrebbero arrivare migliaia di combattenti provenienti dalla Siria, in aiuto delle forze russe. Da alcuni giorni circolano indiscrezioni e ora è arrivata la conferma anche da Putin, che ha parlato di miliziani “volontari”. Anche il ministro della Difesa Sergei Shoigu ha detto che si tratta di persone non stipendiate. “Se vedi che ci sono persone che vogliono volontariamente aiutare i separatisti dell’Ucraina orientale, allora devi incontrarle a metà strada e aiutarle a spostarsi verso le zone di combattimento”, ha detto Putin al suo ministro. Altre fonti però raccontano una versione diversa, cioè che da giorni sarebbero in corso delle vere e proprie campagne di arruolamento nei villaggi siriani. Emissari russi – tra cui rappresentanti della Wagner – starebbero proponendo compensi in dollari a persone con esperienza di combattimento per essere mandate in Ucraina a combattere al fianco dei separatisti del Donbass. Alcune indiscrezioni dalla Siria raccontano di “contratti” da mille dollari al mese, per un impegno continuativo in Ucraina di sette mesi. Altri hanno riferito di accordi più modesti: 400 dollari al mese, senza impegno di rimanere a lungo al fronte. Sarebbero circa 16mila le persone già reclutate. In passato la Russia e la Turchia hanno già utilizzato mercenari siriani da inviare in Libia e nel Caucaso. La Russia è presente militarmente in Siria dal 2015, è molto legata al governo di Damasco da un’alleanza strategica militare, politica e diplomatica. Putin, intervenendo nel conflitto mediorientale alcuni anni fa ha di fatto protetto la permanenza al potere di Bashar al Assad. E ora il presidente potrebbe ricambiare il favore non ostacolando questa operazione. Gli analisti spiegano che i combattenti siriani che potranno essere inviati in Ucraina non appartengono all’esercito regolare di Damasco, ma invece sono miliziani, anche non legati al governo, vicini a signori della guerra locali. Tra questi si contano migliaia di ex miliziani della disciolta Bustan e combattenti del 5/o corpo d’armata siriano, organizzato e finanziato dalla Russia. Va detto che poi, contemporaneamente a tutto questola Russia ha iniziato a mobilitare le truppe in Donbass e Crimea e sta trasferendo a Ovest unità militari dal centro e dall’Est del Paese per poter disporre di maggiori riserve. Lo riferisce il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.

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