Politica

Salario Minimo, Conte: “Servono proposte concrete e non i retroscena”. Le opposizioni fanno quadrato

 

di Chiara Napoleoni

“Quale apertura sul salario minimo? Per noi contano le proposte concrete, cioè le posizioni in Commissione, le dichiarazioni, e non i retroscena o posizioni recuperate da qualche articolo di giornale”. Lo ha detto il leader M5S Giuseppe Conte al convegno ‘Sviluppo Sud’, tenutosi a Palazzo San Macuto a Roma.

“La maggioranza e il governo hanno la possibilità di confrontarsi in Commissione con proposte concrete, finora non abbiamo avuto nulla, siamo ancora rimasti a chi parla di misura ideologica, sovietica, chi dice che è una forma di assistenzialismo”, ha sottolineato riferendosi sempre al salario minimo. “Se ci sono contributi o emendamenti costruttivi li possiamo considerare, ma altrimenti non accettiamo rinvii, bluff e meline”, ha detto ancora Conte. Ma al netto della posizione espressa da Giuseppe Conte c’è da registrare come le opposizioni siano ormai compatte nella richiesta di ritiro dell’emendamento soppressivo formulata dal Centrodestra sul Pdl del Centrosinistra. Di fronte alle mosse della maggioranza che lascia trapelare una qualche disponibilità al dialogo il Pd convoca una riunione di tutte le forze che hanno firmato la proposta sul salario minimo e alla fine viene ribadita una linea unitaria: se la maggioranza vuole dialogare tolga innanzitutto dal tavolo l’emendamento soppressivo con cui verrebbe cancellata la proposta di Pd, M5s, Verdi-Sinistra e Azione. Richiesta che il centrodestra non intende accogliere. Secondo quanto riferisce un parlamentare, infatti, il centrodestra starebbe seriamente prendendo in considerazione l’idea di fare arrivare il provvedimento in Aula senza voti e, quindi, senza mandato al relatore.

aggiornamento salario minimo ore 15.55

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