Esteri

Sudan, nuovi bombardamenti dell’esercito. Feriti

“Quattro membri dello staff di Medici senza frontiere insieme a quattro conducenti di camion e 10 lavoratori a giornata, sono stati fermati da un gruppo di uomini armati mentre trasportavano forniture mediche al Turkish Hospital a sud di Khartoum, dove forniamo assistenza medica. Dopo aver discusso sulle ragioni della presenza di Msf, gli uomini armati hanno aggredito il nostro team picchiandolo e frustandolo, oltre a trattenere l’autista di uno dei veicoli, minacciandolo di morte prima del rilascio, mentre il mezzo è stato rubato”. Così denuncia in una nota Medici senza frontiere, una delle ultime organizzazioni umanitarie presenti in Sudan, dove dal 15 aprile infuriano i combattimenti tra i militari guidati dal generale Abdel Fattah Al-Burhan e i combattenti che rispondo a Mohamed Hamdan Daglo. Ieri intensi bombardamenti aerei hanno coinvolto la capitale Khartoum e la cittadina vicina di El-Obeid, uccidendo 18 ribelli, così come ha riferito l’esercito, che sostiene di aver mirato alle basi delle Rsf. Le Forze armate accusano inoltre i ribelli di aver colpito mercoledì un quartiere residenziale della capitale, dove avrebbero perso la vita una quindicina di civili.

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