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Titan, tutti morti a bordo del mini-sommergibile. Esploso vicino al Titanic

 

Le cinque persone a bordo del Titan, il mini sommergibile disperso da domenica scorsa, sono morte e alcuni detriti del mezzo sono stati trovati vicino al Titanic. La Guardia costiera Usa ha parlato di una “catastrofica perdita di pressione” e le autorità ritengono che ci sia stata “un’implosione”. Inoltre, emerge che un sistema di rilevamento acustico top secret della Marina Usa – progettato per individuare i sottomarini nemici – ha rilevato per primo l’implosione del Titan, ore dopo che il mini sommergibile aveva iniziato la sua missione. Lo riferisce il Wall Street Journal, citando dirigenti della difesa Usa. La Us Navy si è messa in ascolto non appena lo scafo ha perso le comunicazioni. Poco dopo la sua scomparsa, il sistema ha rilevato quello che sospettava fosse il suono di un’implosione vicino al sito dei detriti scoperto ieri, 22 giugno, e ha riferito le sue scoperte al comandante sul posto. Intanto, dopo il ritrovamento dei detriti, in una nota, la Oceangate ha confermato il decesso dei passeggeri. Le cinque vittime erano erano il milionario britannico Hamish Harding (58 anni), il businessman pakistano Shahzada Dawood (48) col figlio Suleman (19), l’esploratore e pilota di sommergibili francese Paul-Henri Nargeolet (77) e Stockton Rush (61), il patron di OceanGate, l’azienda proprietaria del mini sommergibile . Sul disastro da registrare lanota della Ocean Gate, la società proprietaria del sommergibile Titan, che è stata diffusa su Twitter alle 22.20 ora italiana: “Pensiamo che il nostro Ceo Stockton Rush, Shahzada Dawood e suo figlio Suleman Dawood, Hamish Harding, e Paul-Henri Nargeolet siano tristemente morti“. La nota prosegue: “Questi uomini erano veri esploratori che condividevano un distinto spirito di avventura e una profonda passione per l’esplorazione e la protezione degli oceani del mondo. I nostri cuori sono con queste cinque anime e ogni membro delle loro famiglie durante questo tragico momento. Piangiamo la perdita della vita e la gioia che hanno portato a tutti quelli che conoscevano”. La visita al relitto del Titanic aveva un costo di 250 mila euro a testa. A guidare la spedizione era il pilota Stockon Rush, americano nonchè proprietario della compagnia OceanGate Expedistions che ha organizzato il viaggio. Con lui c’era anche l’esploratore francese Paul-Henry Nargeolet di 76 anni, pilota di sommergibili ma anche grande esperto del Titanic: era stato in visita al relitto decine di volte. Poi c’erano tre ‘turist’ che avevano appunto pagato una cifra altissima per questa avventura: si tratta dell’uomo d’affari pakistano Shahzada Dawood, salito sul sommergibie insieme a suo figlio Suleman, e del miliardario inglese Hamish Harding, che lo scorso anno è andato nello spazio con la Blue Origin di Jeff Bezos. Prima del viaggio gli esploratori avevano firmato una liberatoria in cui era descritta la pericolosità del viaggio ed era citata anche la possibilità di perdere la vita. I contatti con il sommergibile si sono persi un’ora e 45 minuti dopo l’inizio della discesa. Il relitto del Titanic si trova a 3.810 metri di profondità nell’oceano Atlantico al largo di Terranova, in Canada.

aggiornamento Titan ore 14.00

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