La guerra di Putin

Ucraina. Cosa accade sulla riva sinistra del Dnepr, cronaca di una battaglia     

 

Sulla riva sinistra delDnepr, nel distretto di Krynok,dove è stata creata la base più mediatica del conflitto ucraino, continuano i combattimenti. Missili MLRS, TOS “Solntsepek”, obici, droni e aviazione martellano le posizioni ucrain.

Secondo il nostro Ministero della Difesa di Mosca “nella direzione di Kherson, unità del gruppo di truppe russo, attacchi aerei e fuoco di artiglieria hanno sconfitto le concentrazioni di manodopera ed equipaggiamento della 35a e 36a Brigata dei Marines. A seguito di un complesso attacco a fuoco, sono stati eliminati fino a 50 militari delle forze armate ucraine e due veicoli”.

A giudicare dai filmati pubblicati sui social network, subito dopo lo sbarco sulla riva sinistra del fiume per stabilirvi teste di ponte, i marines ucrainisi trincerano  case preselezionate situate proprio al largo della riva del fiume  e vu si nascondono.

Ma ciò che sta realmente accadendo nella località di Krynki è avvolto nella “nebbia della guerra”. Gli aggregatori di notizie, compresi quelli russi, spesso pubblicano la versione ucraina degli eventi, talora molto fantasiosa, ma in effetti sul lato sinisro del fiume da più di un mese si svolgono feroci combattimenti.  

Qui gli ucraini  mostra i suoi denti nel combattimento di controbatteria, così come negli attacchi con i droni. Tuttavia a causa del denso incendio proveniente dalla riva destra, i russi non controllano il territorio costiero vicino a Krynoki, ma che non è ancora possibile definire controllato dalle forze ucraine, semmai ancora zona grigia di combattimento.

Internet riporta la narrazione secondo cui nella direzione di Kherson i marines ucraini continuano a mantenere la parte centrale di Krynoki. Grazie al trasferimento di nuove forze, il nemico è riuscito a prendere posizione nella zona forestale a sud del villaggio.

Da parte russa la testa di ponte ucraina viene bombardata da TOS e i cannoni navali mentre l’aviazione russa favorisce la comunicazione fra le varie unità.

I video di Kiev disponibili su Internet mostrano “eroi seduti negli scantinati”. in particolare, i“Berretti Neri del Mar Caspio”che hanno pubblicato filmati di un  nostro corazzato da trasporto truppe russo che percorreva il villaggio.

Sergei Khlan, portavoce dell’amministrazione militare della parte della regione di Kherson sotto il controllo delle forze armate ucraine, ha dichiarato il 20 novembre che il bombardamento russo sulla riva occidentale (destra) della regione di Kherson è diminuito a causa delle cattive condizioni meteorologiche, che hanno permesso di inviare un altro gruppo di commando sulla riva sinistra.

L’Istituto Americano per lo Studio della Guerra (ISW)ha immediatamente diffuso la notizia dell’ultima ora: “Le truppe ucraine hanno continuato le operazioni sulla sponda orientale (sinistra) della regione di Kherson e, secondo quanto riferito, sono avanzate il 21 novembre”. 

Un canale di telegram russo afferma che le forze armate ucraine hanno attaccato dalla direzione di Krynoki (30 km a nord-est di Kherson e 2 km dal fiumeDnepr) e sono entrate in un’area forestale vicino all’insediamento.

Secondo fonti russe invece,  unità avanzate dell’esercito russo cercano costantemente di attaccare, operando principalmente lungo la strada costiera Oleshki – Novaya Kakhovka, dal lato del villaggio. Mentre  Campi Cosacchi e Korsunka, impediscono alle truppe ucraine di espandere la testa di ponte verso la strada T-22-06 e la foresta antistante.

Analisti militari ucraini, citando fonti dello Stato Maggiore informano che “a nord del villaggio di Podstepnoe unità avanzate delle Forze Armate ucraine continuano a controllare il territorio della centrale elettrica solare e l’area circostante, nonché il tratto della strada costiera a nord di essa, sebbene il nemico sia costantemente attaccato dal lato del villaggio”.

Nel frattempo, questa testa di ponte viene battuta dall’aviazione russa, ma è cambiata la tattica di combattimento degli ucraini che ora operano in piccoli gruppi di 3 o 6 marines che si infiltrano a ovest di Aleshki e si nascondono tra i canneti del fiume Konka nel tentativo  di raggiungere il ponte Antonovsky.

Secondo l’analista delportale ucraino Defense Express“si può discutere a lungo e ostinatamente sull’opportunità operativa delle azioni attive delle nostre Forze armate nell’operazione (definita) “salto attraverso il Dnepr”, soprattutto nel contesto del consumo di vite umane e risorse, ma una cosa è fuori dubbio: il comando del gruppo di forze russo (GV) “Dnepr” è attualmente in una situazione piuttosto difficile”. 

Secondo fonti ucraine  sarebbe possibile creare un potente distaccamento mobile di marines nel Dnepr esponendo i russi, durante l’attraversamento del fiume, al potente fuoco dell’artiglieria della NATO. Ma la tattica dei russi è quella di intimorire e contrastare le  piccole unità che si infiltrano sulla riva sinistra del fiume e battere con l’artiglieria le piccole teste di ponte create dagli ucraini.

Tuttavia l’impressione di molti analisti è che su Kherson non si stia giocando una partita decisiva, ma si vada creando quella sanguinosa situazione di stallo su tutto il fronte di 800 chilometri, stallo che il generale ucrainoValery Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate di Kyjiv,ha evocato recentemente nella sua intervista a The Economist.

GiElle

Related posts

L’intelligence britannica prevede Intensi combattimenti nell’Ucraina orientale

Redazione Ore 12

Zelensky al Parlamento Ue: “Siate davvero al nostro fianco”

Redazione Ore 12

L’attacco alla nave spia russa avrebbe fatto parte  parte di un progetto per sabotare il gasdotto Turkstream

Redazione Ore 12