Esteri

Usa, è morto a 100 anni l’ex segretario di Stato Henry Kissinger

 

L’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger è morto all’età di 100 anni nella sua casa nel  nel Connecticut mercoledì sera. Lascia la moglie, Nancy Kissinger, e i figli David ed Elizabeth.

 

Heinz Alfred Kissingerè nato il 27 maggio 1923 a Fürth, un sobborgo di Norimberga, in quella che allora era conosciuta come la Repubblica di Weimar. Suo padre era un insegnante e sua madre una casalinga, e aveva un fratello minore. La famiglia era ebrea tedesca e soffrì pesantemente la discriminazione del regime nazista salito al potere nel 1933.

 

La famiglia Kissinger fuggì dalla Germania nel 1938, recandosi prima a Londra, poi a New York City, dove si stabilirono nella comunità ebraica tedesca a Upper Manhattan. Heinz cambiò il suo nome in Henry, ma a causa della sua timidezza non perse mai il suo accento tedesco.

Nel frattempo frequentò la scuola superiore part-time per poter lavorare in una fabbrica di pennelli da barba.

 

Nel 1943Kissinger fu arruolato nell’esercito, periodo durante il quale divenne cittadino statunitense naturalizzato e prestò servizio come interprete tedesco e nel controspionaggio. Ha assistito alla battaglia delle Ardenne in Belgio nel 1944 e in seguito fu assegnato al servizio per la caccia  ai membri della Gestapo ad Hannover, supervisionando le operazioni di denazificazione nell’Assia meridionale.

 

Kissinger dopo la guerra si iscrisse all’Harvard College studiando scienze politiche e laureandosi con lode nel 1950.Proseguì ad Harvard, ottenendo il master e il dottorato. nel 1954. La sua tesi di dottorato sul Concerto d’Europa post-napoleonico introdusse il concetto di “legittimità” nella diplomazia internazionale, descrivendo un ordine internazionale accettato da tutte le maggiori potenze.

 

 

Ingresso nel servizio pubblico

 

Dopo la laurea, Kissinger continuò a insegnare ad Harvard per molti altri anni e divenne membro del think tank Council on Foreign Relations,dove criticò i piani dell’amministrazione Eisenhower per una massiccia ritorsione nucleare nel corso della guerra in Corea,ma sostenendo l’uso tattico su piccola scala di armi nucleari.

 

Negli anni ’60prestò servizio come consulente in diverse campagne politiche, incontrando Richard Nixon nel 1967. Secondo quanto riferito, Kissinger definì Nixon “il più pericoloso di tutti gli uomini che corrono per diventare presidenti”e dopo  aver vinto le elezioni presidenziali del 1968, Nixon lo nominò consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca.

 

 

Maestro di diplomazia internazionale

 

Nixon aveva condotto la sua campagna con la promessa di porre fine alla guerra in Vietnam,e Kissinger aveva ideato un piano per un’uscita negoziata degli Stati Uniti e la fine del conflitto. Propose che il Vietnam del Nordsi ritirasse dal Sud e che il governo del Vietnam del Sud, sostenuto dagli Stati Uniti, formasse una coalizione con il Fronte comunista di liberazione nazionale.

 

Inizialmente si oppose al bombardamento della Cambogia, ma in seguito appoggiò la decisione di Nixon, diventando un regista chiave di questa strategia. Kissinger manifestò una propensione per i negoziati segreti “backchannel”. Durante i colloqui di pace in Vietnam, fu deluso dall’ostruzionismo della delegazione del Vietnam del Sud, mentre separatamente incontrava  il diplomatico nordvietnamita Le Duc Tho. I due successivamente furono insigniti del Premio Nobel per la Pace nel 1973 per aver posto fine alla guerra, ma  Tho rifiutò il premio.

 

Kissinger avviò colloqui segreti anche  con Anatoly Dobyrinin,ambasciatore dell’Unione Sovietica negli Stati Uniti, invece che direttamente con il premier sovietico Leonid Brezhnev, colloqui che alla fine portarono al Trattato sui missili anti-balistici (ABM) del maggio 1972,un importante accordo sul controllo degli armamenti che limitava sistemi difensivi in grado di intercettare i missili nucleari in arrivo.

 

Tre anni prima, nel primo anno della presidenza Nixon, Kissinger contribuì a negoziare aHelsinki il primo dei colloqui sulla limitazione delle armi strategiche con l’URSS, che portò alla firma del trattato SALT 1, il trattato che fissava limitazioni al numero di diversi tipi di missili balistici con armi nucleari in possesso di Stati Uniti e URSS.

 

Solo due mesi dopo, nel luglio1972, Kissinger fece un viaggio segreto nella Repubblica popolare cinese – allora in contrasto l’Unione Sovietica per la leadership del mondo comunista- per incontrare il premier Zhou Enlai. Il viaggio a Pechino  del Segretario di Stato attraverso il Pakistan  fu soprannominato“Operazione Marco Polo” e contribuì a spianare la strada a Nixon per la sua visita ufficiale  l’anno successivo, e  stabilire relazioni diplomatiche formali nel 1979fra i due Paesi.

I colpi di stato latinoamericani

 

Il 21 settembre 1973, Kissinger fu nominato ancora Segretario di Stato da Nixon, ruolo che mantenne quando Nixon si dimise e fu sostituito da Gerald Ford.

 

Temendo un “esperimento socialista ben funzionante” in America Latinae  un potenziale nuovo amico per Cuba e l’Unione Sovietica, Kissinger e Nixon autorizzarono la CIAa destabilizzare il Cile di Salvador Allende, che fu ucciso durante il golpe del generale Augusto Pinochet.

 

Tre anni dopo adottò una linea simile nei confronti dell’Argentina,sostenendo il rovesciamento militare del governo eletto di Isabel Peróne l’avvio sanguinoso  della “Guerra Sporca”contro la sinistra argentina.  Kissinger fu anche accusato di appoggiare l’Operazione Condor, il tentativo di estendere le dittature reazionarie, come in Cile ed in argentina, in tutto il continente Latinoamericano.

 

“Finché sarò qui, non lascerò che Israele venga abbandonato”

 

Due settimane dopo la sua nomina a Segretario di Stato, nell’ottobre del 1973 Egitto e Sirialanciarono un attacco improvviso contro Israele durante la festività dello Yom Kippur nel tentativo di recuperare i territori che Israele aveva occupato nella Guerra dei Sei Giorni del 1967.

 

Kissinger fu colto di sorpresa dalla notizia dell’attacco, avendo sottovalutato il presidente egizianoAnwar Sadat, ma disponeva ancora di informazioni che indicavano che l’attacco era probabile, consigliando al primo ministro israeliano Golda Meirdi non condurre una offensiva  attacco preventiva per non offuscare l’immagine di Tel Aviv.

 

Mentre l’offensiva araba si spingeva in profondità nel territorio israeliano, Kissinger passò dalla posizione di non intervento al sostegno diretto e all’invio segreto di armi a Israele, temendo per la minaccia alla sua esistenza e forse che gli Israeliani potessero ricorrere all’arma nucleare. Documenti pubblicati dall’Archivio di Stato israeliano hanno rivelato lo stretto rapporto di Kissinger con Meir e altri leader israeliani, che lo chiamavano affettuosamente Neftali,il suo nome ebraico.

 

Tuttavia, il riarmo “segreto” di Israele fu rivelato quando la situazione di Israele peggiorò e gli americani passarono all’utilizzo di aerei di linea israeliani per mascherare le spedizioni di aerei cargo dell’aeronautica americana. Le potenze arabe reagirono con un embargo petrolifero, ricordato nella storia come loshock petrolifero, che creò in Occidente una pesante crisi economica.

 

Kissinger fu attivo  anche in numerose altre crisi dell’epoca, tra le quali il tentativo da parte del Pakistandi reprimere la rivolta bengalese che diede vita al Bangladesh, l’invasione di Ciproda parte della Turchia, l’invasione indonesiana di Timor Este la conquista del Sahara occidentale da parte del Marocco.

 

La sua successiva attività di consulente e docente.

 

Kissinger lasciò l’incarico nel gennaio 1977 con l’amministrazione Ford. Gli fu offerta una cattedra alla Columbia University, ma le proteste studentesche costrinsero la scuola ad annullare l’offerta, così insegnò invece a Georgetown. Nel frattempo fondò la società di consulenza Kissinger Associates e divenne azionista nelle aziende Hollinger International a Gulfstream Aerospace.

 

Fa anche opinionista e consigliere apprezzato su varie questioni internazionali, dalla risposta alla repressione delle proteste di piazza Tiananmenall’analisi degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001.

 

Negli ultimi anni fu sempre più critico nei confronti della politica estera statunitense, disapprovando l’intervento USA nelle guerre jugoslave degli anni ’90, le controinsurrezione degli Stati Uniti in Iraqe i tentativi di far aderire l’Ucraina alla NATO.

 

Recentemente ha attirato numerose critiche per  aver messo in guardia l’Occidente dai rischi di una nuova guerra fredda o una vera e propria guerra con lRussia o Cina, affermando che la NATOdovrebbe accettare che la Crimea faccia parte della Russia e che l’Ucraina debba essere trasformata in uno stato neutrale.

 

GiElle

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