Politica

Cittadinanza a Patrick Zaki, Draghi: “Il Governo non è coinvolto”. Ed è polemica

La questione della concessione della cittadinanza a Patrick Zaki, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, è “un’iniziativa parlamentare in cui il governo al momento non è coinvolto”. Nei giorni scorsi l’ordine del giorno bipartisan del Senato per la concessione della cittadinanza italiana al ricercatore che, studiava in Italia, e che ora si trova in carcere in Egitto da più di un anno. Durissime le reazioni di associazioni e anche di parlamentari della maggioranza: “Io sono veramente imbufalito” commenta Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, parlando sulla pagina Facebook 6000 Sardine. “Ci sono una serie di cose che non vanno: una di galateo, perché il Parlamento ha dato al governo un mandato preciso. Poi se il Parlamento esprime un indirizzo, il governo è obbligato a dare seguito. Dopo 48 ore, arriva una doccia fredda”. “Io mi auguro che sia stata una frase detta così, magari sbagliando o non concentrandosi. – ha sottolineato Noury – Se c’è invece un seguito tra le mani avanti del governo e questi guanti enormi lunghi 10 metri di questa presa di posizione è grave. Qui si tratta di una vita di una persona innocente che da 14 mesi si trova in una prigione in cui è entrato anche il Covid, ed è stata gettata una secchiata di cubetti di ghiaccio”.

Polemica anche da Pd e M5S. “A una domanda di @lucasappino sulla cittadinanza italiana a #PatrickZaki, il Presidente del Consiglio ha risposto che è una iniziativa parlamentare” twitta il deputato del Pd Filippo Sensi. “Che, però, chiede al governo di fare la sua parte, aggiungo io. E spero che il governo sarà conseguente alla richiesta del Senato”. “Il Senato ha votato un ordine del giorno che impegna il governo ad avviare tempestivamente le necessarie verifiche al fine di conferire a Patrick Zaki la cittadinanza italiana e ad assumere altre iniziative sulla vicenda e sul rispetto dei diritti umani in Egitto” commenta Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera e deputato del MoVimento 5 Stelle. “Spero ci sarà più attenzione per le iniziative del Parlamento, apparentemente oggi derubricate alla voce ‘varie ed eventuali'”.

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