di Viola Scipioni
“Come hanno votato i partiti italiani su clima, natura e inquinamento in Europa?” è questa la domanda che si pongono i profili social del WWF italiano, rilasciando una classifica in cui è possibile osservare i promossi, i rimandati e i bocciati per la svolta green europea. “L’8-9 giugno milioni di cittadini italiani saranno chiamati ad eleggere i loro rappresentanti al Parlamento europeo. I parlamentari europei hanno un ruolo fondamentale per definire e adottare politiche ambientali ambiziose per rispondere all’emergenza climatica e di perdita di biodiversità e proteggere il nostro benessere”: l’analisi si è concentrata sul comportamento di voto di tutti gli europarlamentari tra il 2019 e il 2024 al fine di rendere edotti i cittadini italiani su quelle che a loro parere sono le emergenze più importanti in atto ovvero il cambiamento climatico e la sfida della transizione ecologica. Nella “scoreboard” il partito di Europa Verde si è dimostrato essere il migliore, raggiungendo il punteggio di 85 su 100; a seguire, Movimento 5 Stelle con 79 e Partito democratico con 70. Tra i rimandati, Azione con il 55 e Italia viva con il 47, mentre Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega bocciati rispettivamente con il 19, il 9 ed il 5 nei punteggi. “Vittoria: siamo la prima forza politica in difesa dell’ambiente in Italia e Europa”: così festeggia Europa Verde sui propri social, soprattutto in vista delle prossime elezioni che appunto si terranno l’8 e il 9 giugno. L’invito è chiaro: se l’obiettivo è rendere l’Europa più “green”, il partito da prendere in considerazione è il loro, anche se molti elettori criticano comunque le idee forse un po’ antiche sul nucleare.