La guerra di Putin

L’Ucraina fa un passo avanti verso l’adesione all’UE, ma i tempi sono ancora lunghi

 

di Giuliano Longo

 

La  decisione della Commissione Europea dell’8 novembre che raccomandava colloqui formali sull’adesione dell’Ucraina all’UE potrebbe rappresentare una pietra miliare, ma ostacoli politici, riforme e anni di negoziati attendono ancora prima che il paese possa finalmente aderire.

 

Dopo aver presentato domanda di adesione all’UE il 28 febbraio 2022,appena quattro giorni dopo l’inizio dell’invasione sda parte della Russia, l’Ucraina ha ottenuto lo status di candidato nel giugno di quell’anno.

Da allora, il Paese ha intrapreso un percorso di riforme nella speranza di aprire i negoziati per aderire al blocco. Nel suo rapporto la commissione ha affermato che l’Ucraina ha completato un numero sufficiente di passi stabiliti nelle sette raccomandazioni ricevute dall’UE lo scorso anno.

 

“È forse la decisione politica più importante relativa a questa fase dell’adesione dell’Ucraina all’UE”, ha detto ai giornalisti il vice primo ministro per l’integrazione europea ed euro-atlantica dell’Ucraina Olha Stefanishynain una conferenza stampa a Kiev il 9 novembre.

 

Per sostenere le raccomandazioni Bruxelles e avviare i negoziati sarà necessario il consenso dei 27 membri in occasione del vertice del Consiglio europeodi dicembre.

Nel frattempo, l’Ucraina dovrà compiere ulteriori progressi nella legislazione anticorruzione e anti-oligarchia, oltre agli emendamenti alla legge sulle minoranze nazionali.

 

In una visita all’inizio di novembre a Kiev, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyenha definito “sorprendente”l’ampiezza e la profondità delle riforme approvate durante la guerra e ha espresso fiducia nell’apertura del processo negoziale quest’anno “ce la puoi fare e anche rapidamente. Avete già completato oltre il 90%”ha detto.

 

La decisione politica richiederà il sostegno unanime e l’Ungheria ha già segnalato la sua opposizione .Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha affermato che l’Ucraina non è pronta per l’adesione all’UE, ribadendo le preoccupazioni dell’Ungheria per una legge sulle minoranze nazionali mentre vengono violati  i diritti degli ungheresi nell’Ucraina occidentale. E va anche tenuto presente che la  Russia ha ripetutamente giustificato la sua aggressione con il pretesto fondato di proteggere i russofoni in Ucraina.

 

Szijjarto ha anche affermato che consentire all’Ucraina di entrare porterebbe la guerra all’UE, nonostante il fatto che non sia stata ancora stabilita una tempistica per l’ammissione dell’Ucraina nel blocco, mentre da Bruxelles affermano che  i negoziati l’ingresso potrebbe durare anni.

 

La legge che delinea i diritti e gli obblighi delle minoranze nazionali in Ucraina fa parte dei sette criteri che l’Ucraina ha ricevuto insieme al suo status di candidato. Il rapporto di novembre chiede all’Ucraina di modificare nuovamente la legge e di ultimare attuare l’ultima serie degli standard giuridici europei.

Le raccomandazioni principali riguardano l’istruzione, la fornitura di materiale elettorale sia nelle lingue ucraine che in quelle minoritarie e le garanzie per il diritto di utilizzare la propria lingua nei mass media.

 

Stefanishyna ha affermato che Kiev ha contattato Budapest per risolvere la questione dell’istruzione linguistica della minoranza ungherese in Ucraina e ha fornito una tabella di marcia per il processo. “Non voglio che l’Ungheria diventi un argomento di principio nelle domande relative all’allargamento perché sono fiduciosa che possiamo superare anche questa sfida”, ha detto.

 

Ma c’è anche un problema di politica interna che riguarda Kiev, intanto il nodo delle elezioni ormai rinviate alla fine del conflitto e i fatto che l’Ucraina dovrà allineare  la sua legislazione a 35 diversi settori del diritto dell’Unione europea, mentre  l’UE lavorerà per preparare le sue istituzioni ad accogliere la potenziale espansione.

 

Parlando della dura battaglia che il Parlamento ucraino deve affrontare, la Mathernova ha detto: “Non sanno cosa li colpirà una volta aperti i negoziati perché la quantità di… il corpus di leggi e norme a cui è legata l’UE è enorme”.

 

Un Parlamento, la Verchovna Rada, che su un totale di 450 eletti ha già dichiarato illegali i seguenti partiti:  Piattaforma di Opposizione – Per la Vita (43 deputati – dichiarato illegale nel 2022) Patria (26 deputati) Solidarietà europea (25 deputati) Holos (20 deputati).

Related posts

  In fuga dall’Ucraina oltre 6000 scienziati. Gara di solidarietà da tutto il mondo

Redazione Ore 12

Incessante il flusso di rifornimenti bellici all’Ucraina da Stati Uniti e Gran Bretagna

Redazione Ore 12

Ripartono i negoziati Russia-Ucraina, il Cremlino: “Non c’è in agenda il cessate il fuoco”.  Biden pronto a volare verso l’Europa ma prima avrà colloqui con Macron, Draghi, Scholz e Johnson  

Redazione Ore 12