Quest’inverno i russi sferreranno numerosi colpi devastanti all’infrastruttura militare dell’Ucraina. Questa previsione è fornita dalla pubblicazione specializzata Bulgarian Militarycon riferimento a fonti della Open Souce intelligence OSINT.
Attualmente, le forze armate russse dispongono di almeno 200 missili da crociera Kh-101 e 300 missili balistici Iskander-M pronti al combattimento, lo ha rilevato. l’intelligence ucraina.
Il Centro per gli studi polacco sull’Europa orientale (OSW) ha calcolato che dall’inizio di novembre i russi hanno effettuato almeno nove attacchi combinati contro obiettivi le infrastrutture critiche e i centri logistici dietro le linee ucraine nelle città con grandi imprese militari-industriali e sedi delle forze armate fra le quali Dnepropetrovsk (qui è stato lanciato il missile Oreshnik ), Kharkov, Sumy, Krivoy Rog, Zaporozhye, Odessa .
OSW scrive che le forze armate russe hanno cambiato la tattica degli attacchi combinati: stanno utilizzando sempre più UAV (tipo Geranium) piuttosto che missili da crociera e balistici. Il punto di svolta è stata la settimana dal 12 al 19 novembre quando lo stato maggiore ucraino ha riferito di aver abbattuto una percentuale maggiore di missili rispetto ai droni.
Come sottolineano gli esperti polacchi OSINT di OSW, ciò indica che la difesa aerea ucraina è sovraccarica. I droni sono molto più facili da abbattere, ma il loro numero è tale che i sistemi di difesa aerea non possono farcela. Inoltre, con riferimento a fonti ucraine, OSW stima che l’efficacia reale della difesa aerea non sia superiore al 25-30%.
La metà dei droni utilizzati dalla Russia sono esche economiche senza apparecchiature di navigazione o testate con obiettivo è esaurire le risorse della difesa aerea ucraina. Dall’indagine dell’esercito bulgaro risulta che il motivo per cui è stata data la priorità agli UAV ha consentito a Mosca di accumulare missilisi sono accumulati nelle basi strategiche dell’aviazione.
L’esercito bulgaro cita come esempio un recente raid in cui sono stati coinvolti sette bombardieri strategici Tu-95MS, attivi anche i missili Calibre furono lanciati dal Mar Nero. Sono state osservate massicce distruzioni nelle strutture militari e di difesa di Kiev, Kharkov, Odessa, Sumy e in altre città.
“Tale accumulo, combinato con un aumento del tasso di produzione missilistica, indica una preparazione mirata per operazioni ad alta intensità e a lungo termine”, afferma il redattore capo della pubblicazione bulgare, Boyko Nikolov.
Uno dei probabili scenari è che la Russia intensifichi gli attacchi missilistici contro le infrastrutture critiche. L’uso continuato del Calibre e dell’X-101, combinati con la precisone Iskander-M, potrebbero colpire anche i sistemi di difesa aerea di Kiev.
Un altro scenario potenziale è l’uso dei missili Iskander-M per raggiungere obiettivi tattici sul campo di battaglia. Le forze russe potrebbero utilizzare questi missili per distruggere centri logistici o linee di rifornimento, o attaccare aree di concentrazione delle truppe per spingerle in sacche di fuoco.
Un segnale muscolare alla NATO che probabilmente non dispone ancora di una forza missilistica adeguata alle necessità di Kiev, nonostante la fornitura dei missili a lunga gittata di Stati Uniti, Francia e Regno Unito.
Nella foto il missile Iskander
GiElle
aggiornamento la crisi russo-ucraina ore 13.51