Il procuratore generale della autoproclamata repubblica di Lugansk Gorenko e la la sua vice sono stati uccisi quando una bomba è esplosa nell’ufficio dell’alto dirigente filorusso. Lo riferisce l’agenzia russa Interfax. Nelle stesse ore altro attacco, questa volta contro il Viceprocuratore di Berdyansk per gli alloggi e i servizi pubblici Oleg Boiko e sua moglie Lyudmila Boiko, che dirigeva la commissione elettorale territoriale della città per la preparazione del referendum, sono stati uccisi vicino al loro garage”: lo ha dichiarato l’amministrazione su Telegram, citata da Interfax. Il doppio omicidio è stato commesso a Berdyansk, nella parte della regione di Zaporizhzhya controllata dalla Russia. Leonid Psechnik, capo dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk, in Ucraina, ha accusato Kiev di avere organizzato l’attentato dinamitardo avvenuto negli uffici della Procura nel centro di Lugansk in cui oggi sono rimasti uccisi il procuratore, Serghei Gorenko, e la sua vice, Yekaterina Steglenko. L’attentato, ha detto sul suo canale Telegram Psechnik, citato dall’agenzia russa Tass, “prova che l’Ucraina, sotto la guida dell’attuale leadership, è uno Stato terrorista”.
aggiornamento la Guerra di Putin ore 15.55