La guerra di Putin

Rumors da Kiev, il generale ucraino Zaluzhny potrebbe venir sostituito da Budanov del GRU (Intelligence)

A Kiev circolano voci secondo cui il presidente Zelenskyj licenzierà il capo delle forze armate ucraine, generale Valerii Zaluzhny che sono in disaccordo da tempo, sostituendolo con il capo dell’intelligence militare (GRU)Kyrylo Budanov. Il pretesto del suo licenziamento potrebbe essere rappresentato dalle perdite nella battaglia di Avdeevka, una roccaforte militare ucraina appena a nord di Donetsk.

 

I rapporti sul campo mostrano che i russi sono avanzati nella parte meridionale della città, abbattendo numerose trincee e fortificazioni, con slancio e forza man mano che nuove truppe vengono riversate sul campo di battaglia.

Molti osservatori occidentali sono ormai convinti che la Russia avrà successo e al massimo gli ucraini potranno solo ritardare questa offensiva buttando nel calderone altre forze indebolendo la difesa in altre aree di contatto.

 

Avdeevka no sarebbe poi così importante sotto il profilo strategico, ma offrirebbe un pretesto a Zelenskyj che ha bisogno di venir circondato da persone a lui fedeli temendo per il suo stesso futuro. Il presidente sa benissimo che gli  alleati europei e americani, che a parole affermano  di continuare a soddisfare le sue insistenti richieste  di armi e aiuti finanziari, temono che l’Ucraina possa soccombere  alla pressione militare russa.

 

L’Europa ritiene che se la Russia vincesse in Ucraina, minaccerebbe gli europei che non sono preparati. I capi e i politici della NATO in Germania, Svezia, Olanda, Estonia, Poloniachiedono a gran voce il rafforzamento delle difese dell’Alleanza, tanto che l’esercitazione denominata  Steadfast Defender di fine gennaio che durerà 5 mesi con l’impiego di90mila soldati. Nel frattempo i russi hanno annullato la loro grande esercitazione militare, chiamata Zapad (Ovest), un messaggio recepito dall’Europa.

 

Mettendo da parte la credibilità, o la mancanza di credibilità, di qualsiasi imminente minaccia russa all’Europa, gli Stati Uniti stanno cambiando la loro politica e stanno riconoscendo che non possono vincere una guerra convenzionale contro la Russia. (Il che significa anche che non possono vincere una guerra convenzionale contro la Cina, forse nemmeno contro l’Iran o i minuscoli Houthi.

 

Tutto ciò è chiaramente visibile inIraq,dove le basi e le installazioni statunitensi vengono regolarmente bombardate dalle milizie iraniane, seguendo gli ordini di Teheran con l’ obiettivo che le truppe statunitensi lascino l’Iraq e la Siria dimostrando che gli Stati Uniti sono inaffidabili .

 

La nuova politica ucraina sta invece emergendo negli ultimi mesi e comincia a prefigurare una eventuale sconfitta. Mettere Budanov,  al controllo effettivo di questa svolta, significa adottare un nuovo paradigma bellico che comprende  operazioni speciali, omicidi, Sabotaggi, bombardamenti e qualsiasi altro mezzo utile, compresa l’esplosione di un reattore nucleare per punire Putin.

 

Zelenskyj sta già preparando il terreno diffondendo la voce  che la Russia farà esplodere un reattore nucleare. I russi sono senza dubbio ben consapevoli che l’obiettivo sarà un reattore nella Russia occidentale e che saranno i sabotatori ucraini a intraprendere la missione.

 

Per Washington ci sono tre imperativi. Il primoè riuscire a portare avanti la guerra e continuare a chiedere soldi al Congresso. Questo è un atto difficile perché se l’Ucraina sta crollando, sarà improbabile ottenere il consenso dei Repubblicani, salvo invece accusarli di una eventuale debacle ucraina.

Il secondoimperativo è che l’attuale governo deve sopravvivere politicamente perché se avviene un colpo di stato, tutte le scommesse sono perdute.

Il terzo imperativoè tenere la Russia fuori dall’Europa, ovvero impedire ai paesi europei di concludere accordi con Mosca.  L’attore chiave è la Germaniae l’attuale governo tedesco non parlerà con la Russia, ma ciò potrebbe cambiare nel prossimo futuro. Se l’Ucraina cadesse, la Germania dovrà cambiare la sua politica e aprire i colloqui con Putin.

 

Sullo sfondo l’ipotesi che la Russia determini il crollo militare definitivo di Kiev e del suo governo, ma l’impressione è che Putinnon voglia raggiungere questo obiettivo anche perché probabilmente non ne ha le forze.

 

Nella foto Kyrylo Budanov

 

GiElle

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