La guerra di Putin

Ucraina, i russi accelerano l’avanzata. Nella notte attacchi a Kiev

di Giuliano Longo

L’esercito russo ha compiuto a giugno la sua più grande avanzata in territorio ucraino dal novembre 2024 e ha accelerato la sua avanzata per il terzo mese consecutivo.

Nonostante i commenti scettici di diversi osservatori in Occidente, sono i dati provenienti da fonti russe, ucraine (come il sito Deep State) e  dell’americano dall’Institute for the Study of War (ISW), think-tank neocon smaccatamente filo-ucraino, a confermare l’accelerazione delle forze di Mosca su tutti i fronti,

Secondo l’ISW le truppe russe hanno conquistato in giugno 588 km² di territorio ucraino (556 secondo Deep State), ne avevano conquistati 507 km² a maggio (449 secondo deep State pubblicazione ucraina), 379 km² ad aprile e 240 km² in marzo.

Le conquiste territoriali sono il frutto anche di una crescente superiorità qualitativa e numerica delle truppe e dei mezzi russi. Nella prima metà del 2025 oltre 210.000 russi si sono arruolati , e altri 18.000 si sono uniti alle “unità di volontari”.

L’intelligence ucraina ha fatto arrivare alla CNN un documento in cui valuta che altri 25-30mila soldati nordcoreani verranno inviti al fronte per sostenere lo sforzo bellico russo nei prossimi mesi, aggiungendosi agli 11mila già presenti.

Negli ultimi giorni i russi hanno annunciato la conquista completa del territorio amministrativo della regione di Lugansk, di cui peraltro da molti mesi gli ucraini controllavano appena l’1%.

Se si esclude la Crimea, in mano ai russi dal 2014, Lugansk è l’unica regione delle quattro annesse alla Russia con i referendum del settembre 2022 (le altre sono Zaporizhia, Kherson e Donetsk) ad essere ormai totalmente sotto il controllo delle forze militari di Mosca.

Ieri Mosca ha rivendicato la conquista della città di Milove, nell’oblast di Kharkiv mentre il Ministero della Difesa comunica che l’esercito avanza quotidianamente, respingendo il nemico dal confine di Stato al fine di creare “una ‘zona sanitaria’ e garantire la sicurezza dei civili nelle regioni di confine russe”.,

Nella regione di Donetsk le truppe russe avanzarono soprattutto nei settori di Novopavlovsk, intorno a Pokrovsk, ormai collegata con le retrovie ucraine solo da nord.

Qui i russi hanno raggiunto la periferia meridionale e a est i sobborghi di Mikoayvka e conquistato oggi Razino e l’obiettivo sembra essere quello di tagliare tutte le rimanenti vie di comunicazione con la piazzaforte logistica ucraina di Pokrovsk.

I russi premono anche nella regione di Sumy dove l’artiglieria batte le postazioni nel capoluogo omonimo della regione, a meno di 20 chilometri dalla linea del fronte e dove gli ucraini devono tenere impegnate rilevanti riserve a fronte della presenza di 50 mila militari russi che potrebbero conquistare l’intera ragione, mentre i militari di Kiev lamentano l’assenza di linee difensive fortificate.

La penetrazione russa di Dnipropetrovsk, prima negata poi ammessa da Kiev, è avanzata per oltre 4 chilometri dal confine con Donetsk al prezzo di “perdite minime” come riferiscono i bloggers militari russi.

I russi avanzano anche da Shevchenko, dove hanno sfondato le linee ucraine fino a Voskresenka, dando inizio all’assalto al villaggio al confine tra Donetsk e la regione di Dnipropetrovsk.

In giugno è cresciuto anche il numero di droni a lungo raggio lanciati dalla Russia contro l’Ucraina, con il 36,8%  in più rispetto a maggio secondo dati raccolti dall’Agenzia France Presse che si basa sui resoconti quotidiani dell’Aeronautica Ucraina.

La Russia ha anche inviato 5.438 droni d’attacco a lungo raggio contro obiettivi in profondità in territorio ucraino, il numero più alto dall’inizio dell’invasione del 2022 e rispetto ai 3.974 di maggio.

Con droni e missili balistici e da crociera i russi stanno demolendo la base industriale ucraina adibita alla produzione militare e alla lavorazione di materie prime.

Dopo gli attacchi, sono state completamente disabilitate  le raffinerie ucraine di Kremenchug – regione di Poltava – che lavorava fino a 1,3 milioni di tonnellate di petrolio) e Drohobych (regione di Leopoli), il cui petrolio arrivava dall’Azerbaigian attraverso l’oleodotto Azeri Light Oil della SOCAR da Odessa.

L’Ucraina risponde con attacchi di droni in profondità in territorio russo. Tra gli obiettivi più rilevanti colpiti negli ultimi giorni una fabbrica di “sistemi di difesa antiaerea e droni” nella città russa di Izhevsk, a più di 1.000 chilometri dal confine, attacco che ha causato “diversi morti e feriti”, secondo le autorità locali.

Nei recenti attacchi a basi aeree ed elicotteristiche russe in Crimea sono stati utilizzati droni kamikaze (munizioni circuitanti) a minore raggio d’azione del tipo UJ-26 “Bober” ammodernati con termocamera e “Starlink”, lanciati anch’essi da catapulta ma che soffrirebbero di bassa stabilità durante le manovre.

Nella notte tra il 1° e il 2 luglio gli ucraini hanno lanciato attacchi contro i territori russi perdendo 60 droni kamikaze, abbattuti dalle difese aeree russe secondo quanto riportato dal ministero della Difesa di Mosca.

La Russia non è interessata a prolungare i negoziati con l’Ucraina, ha dichiarato il 1° luglio il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, nel corso di una conferenza stampa. “Nessuno sta prolungando nulla. Noi, naturalmente, siamo interessati, prima di tutto, a raggiungere gli obiettivi fissati e quelli che cerchiamo di raggiungere nel corso dell’operazione militare speciale, con mezzi politico-diplomatici. Pertanto, non siamo interessati a prolungare nulla“, ha detto Peskov ai giornalisti.

Circa eventuali negoziati ha fatto notizia il lungo colloquio telefonico (due ore) tra Vladimir Putin ed Emmanuel Macron e quello di ieri con Trump che si è dichiarato deluso anche se non specifica come e sino a quando interverranno gli aiuti militari statunitensi a Kiev.

Come riferisce l’agenzia di stampa ucraina RBC ucraina, e anticipato da ORE12 due giorni fa,  Zelensky sta valutando un rimpasto su larga scala del governo, con l’eventualità di sostituire il primo ministro Denys Shmyhal e altri dirigenti politici e militari..

A determinare il cambio di passo sarebbe stato lo scandalo per corruzione che ha coinvolto il vice primo ministro Oleksandr Chernyshov,  accusato di abuso d’ufficio durante la sua precedente gestione del ministero dello Sviluppo comunitario.

Questi è il sesto imputato in un’inchiesta dell’Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina (Nabu) su uno schema di corruzione nel settore edilizio.,Pur avendo evitato finora l’arresto (come molti ministri ucraini accusati di corruzione), il suo caso ha danneggiato l’immagine dell’intero esecutivo,

L’Ucraina ha reso noto di non aver ricevuto alcuna notifica ufficiale dagli Stati Uniti in merito alla sospensione o alla riprogrammazione dei pacchetti di aiuti militari precedentemente approvati:

Lo ha affermato il Ministero della Difesa smentendo la portavoce del Dipartimento di Stato USA, Tammy Bruce, che ha negato che Kiev non fosse stata informata sulla sospensione dell’assistenza alla sicurezza statunitense definendo tali dichiarazioni errate.

Nonostante le smentite sulla sospensione dell’invio di armi americane (leggi articolo mdi ORE12 pubblicato ieri) il Cremlino ha salutato la svolta americana come un passo per “avvicinarsi alla fine della guerra”.

In aprile per la prima volta – riporta la CNN – l’Europa ha superato gli Stati Uniti nel totale degli aiuti militari all’Ucraina, contribuendo per 72 miliardi di euro contro i 65 miliardi forniti da Washington).

Infine nella notte di oggi 4 luglio , la Russia  ha lanciato un massiccio attacco a Kiev. Secondo i dati preliminari, sono stati attaccati impianti energetici a  Zhulyany e la base militare di Vasilkov colpita da un attacco missilistico Iskander combinato con droni kamikaze Geran.

 

A seguito dell’attacco, l’aeroporto di Zhulyany, dove è schierato il sistema missilistico di difesa aerea Patriot, è stato danneggiato, mentre lo stabilimento aeronautico n. 410 è in fiamme.

A Kiev, le infrastrutture ferroviarie sono state danneggiate da esplosioni, come confermato dalle Ferrovie ucraine. I media locali hanno riferito che la qualità dell’aria nel sud della capitale ucraina è peggiorata di 16 volte.

Fonti locali hanno registrato esplosioni  e incendi in diverse zone della città.
Le conseguenze degli attacchi sono state osservate in almeno 13 località, nei quartieri di Solomiansky, Svyatoshinsky, Darnitsky, Dniprovsky e Shevchenkovsky, con segnalazioni di numerosi immobili danneggiati.

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