La guerra di Putin

Ucraina. La morte dell’aiutante di Zaluzhny (Comandante Forze Armate Ucraine) più  omicidio che incidente

 

Un maggiore dell’esercito ucraino, l’assistente del comandante delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny (nella foto) Gennady Chestyakov, è stato ucciso da un’esplosione nella sua casa in un elegante sobborgo di Kiev, nel villaggio di Chayki. Secondo le notizie pervenute, la persona che ha fatto il dono letale è stato l’assistente senior del vice comandante in capo delle forze armate ucraine A. V. Timchenko.

Secondo alcuni rapporti, la vittima Chestyakov, stava aprendo i suoi regali quando suo figlio di 13 anni ha cercato di estrarre il percussore da una delle presunte granate modificate. Suo padre ha preso la granata e ha tirato fuori la sicura, l’immediata esplosione ha ucciso il maggiore e ferito gravemente suo figlio, che ora si trova in ospedale.

Ci sono alcune foto dei “regali” ricevuti da Chestyakov, una di queste raffigura quattro (delle cinque) granate, in una scatola che conteneva anche una bottiglia di vodka e, curiosamente, una siringa. Non ci sono informazioni se anche le altre bombe a mano fossero efficienti.

La polizia considera la morte di Chestyakov come un incidente.La portavoce del Ministero degli Interni, Mariana Reva, ha detto che è stata avviata un’indagine preliminare sulla morte del maggiore anche  sulla base della legge  “Trattamento illegale delle munizioni”.Finora non si hanno notizie di indagini più approfondite su persone non presenti sulla scena.

È ormai noto che esiste una lotta di potere tra Zelenskyj e i suoi massimi comandanti militari, focalizzata principalmente su Zaluzhny che è stato criticato questa settimana dal capo dello staff del presidente, Ihor Zhovkva, per un’intervista rilasciata da Zaluzhny all’Economist Magazine,  che ha intimato a Zaluzhny di “tenere la bocca chiusa”.

Nell’intervista all’Economist (vedi articolo di oggi Ore12) Zaluzhny affermava che la guerra con la Russia è ormai in una fase di stallo e, in assenza dell’arrivo di nuove tecnologie (alcune delle quali devono ancora essere inventate), l’Ucraina dovrebbe essere preparata a un congelamento a lungo termine della situazione militare.

I commenti di Zaluzhny hanno minato direttamente la richiesta di Zelenskyj di ulteriori miliardi di aiuti statunitensi e hanno indirettamente sollevato l’idea che il futuro sarebbe doloroso per l’Ucraina, suggerendo che i negoziati con la Russia potrebbero essere l’unica via d’uscita.

Nel frattempo si sono verificati tre sviluppi correlati. L’alto generale polacco Waldemar Skrzypczak ha accusato direttamente Zaluzhny di “sabotaggio”. In un’intervista su una pubblicazione polacca  ha detto: “Toglierei a Zaluzhny la sua posizione per errori di comando. Se fosse lui il responsabile di questa controffensiva fallita, lo considererei un sabotaggio, non un errore. Se il mio comandante attacca il nemico là dove è più forte, questo è un crimine”.

Quindi ha accusato Zaluzhny di seminare il panico nella NATO. Ma ha anche aggiunto di aver visto  i commenti di Zaluzhny come un “grido di aiuto”,ma con la nefasta conseguenza che era troppo tardi e che la guerra era perduta.I commenti di Skrzypczak sulla fine della guerra danneggiano Zelenskyj e rafforzano l’opinione del governo secondo cui Zaluzhny ha causato un danno irreparabile.

Il secondo sviluppo è venuto da Alexey Arestovich ex consigliere dell’ufficio presidenziale di Zelenskyj, di lingua russa, è ora in auto-esilio. Questi ,ha accusato Zelenskyj di paragonare i i russi a delle bestie – cosa che, secondo Arestovich, ha solo rafforzato gli appelli patriottici della Russia sulla guerra in Ucraina, rendendo i russi più disponibili a combattere contro gli ucraini.

Arestovich afferma che si candiderà alla presidenza se Zelenskyj dovesse consentire le elezioni presidenziali. Per il momento, però, sembra un uomo senza patria, indipendentemente da quale fazione vinca la guerra. All’inizio di ottobre il ministero dell’Interno russo ha aggiunto Arestovich alla lista dei ricercati con accuse non specificate, il giorno dopo che aveva partecipato a un forum per attivisti e politici dell’opposizione russa auto-esiliati in Estonia.

La campagna di Zelenskyj contro i russofoni e la Chiesa ortodossa russa continua. Questa settimana il servizio di sicurezza ucraino (SBU) ha designato il patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa, come sospettato in un procedimento penale relativo al suo presunto sostegno attivo all’operazione militare di Mosca contro Kiev.

Anche se il presidente ucraino deve ancora parlare di elezioni presidenziali, finché la guerra continua è quasi certo che non ce ne saranno. Le azioni di Zelenskyj minano l’affermazione dei suoi sostenitori della NATO secondo cui l’Ucraina è un paese democratico.

Ma ci sono buone ragioni circostanziali per sostenere che la morte del maggiore Chestyakov potrebbe essere stato un assassinio politico inteso a inviare un messaggio (mafioso)  a Zaluzhny che potrebbe essere il prossimo a lasciarci la pelle.

GiElle

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