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Unrwa, l’ira di Israele. Stop ai finanziamenti  mondiali all’agenzia dell’Onu

 

“Chiediamo all’Onu di assumere azioni immediate contro la leadership dell’Unrwa”. Lo ha detto il ministro degli esteri israeliano Israel Katz dopo aver ringraziato Usa e Canada per la decisione di sospendere i finanziamenti all’Unrwa a causa dei legami di 12 dei suoi dipendenti con Hamas nell’attacco del 7 ottobre. “Per anni abbiamo messo in guardia: l’Unrwa perpetua il tema dei rifugiati, ostacola la pace e serve come braccio civile di Hamas a Gaza”. Katz – che si è augurato che altri Paesi seguano l’esempio dei Usa e Canada – ha sottolineato che l’Unrwa “deve pagare un prezzo per le sue azioni. L’Unrwa non è la soluzione”. Immediata la presa di posizione italiana:”Il governo italiano ha sospeso finanziamenti all’Unrwa, dopo l’atroce attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre. Paesi Alleati hanno recentemente preso la stessa decisione. Siamo impegnati nell’assistenza umanitaria alla popolazione palestinese, tutelando la sicurezza di Israele”. Lo annuncia il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X. Intanto dopo gli Stati Uniti, anche il Canada sospendera’ i finanziamenti aggiuntivi all’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, dopo l’apertura di un’indagine sul presunto coinvolgimento di alcuni dipendenti dell’agenzia nell’attacco del 7 ottobre scorso sferrato da Hamas contro Israele.  Sono state le autorità israeliana a fornire all’Unrwa informazioni sul presunto coinvolgimento di alcuni dei suoi dipendenti nell’attacco del gruppo islamico palestinese. “Per tutelare la capacità dell’agenzia di prestare assistenza umanitaria”, ha assicurato Lazzarini, “ho preso la decisione di rescindere subito i contratti di questi dipendenti e di avviare un’indagine per stabilire la verita’ senza indugio”. Con oltre 30 mila operatori, la Unrwa è la principale organizzazione di Gaza, oltre all’amministrazione della Striscia. Plauso del ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, all’annuncio del Dipartimento di Stato Usa che, con “estrema preoccupazione per le accuse secondo cui 12 dipendenti dell’Unrwa potrebbero essere coinvolti nell’attacco terroristico del 7 ottobre di Hamas in Israele”, ha annunciato la “sospensione temporanea nell’erogazione di ulteriori fondi” per l’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi. “Da anni lanciamo l’allarme: l’Unrwa perpetua la questione dei rifugiati, ostacola la pace, funge da braccio civile di Hamas a Gaza”, accusa su X il ministro che chiede all’Onu di “adottare misure personali immediate contro i vertici” dell’Agenzia.
Il ministro plaude anche al Canada, che ha seguito gli Usa (come pure l’Australia), ed esprime l’auspicio che altri Paesi facciano lo stesso. “L’Unrwa deve pagare per le sue azioni – si legge nel post di Katz – L’Unrwa non è la soluzione, molti dei suoi dipendenti sono affiliati di Hamas con ideologie sanguinarie, contribuiscono ad attività terroristiche e preservano la sua autorità”.
“Sotto la mia guida – aggiunge – il ministero degli Esteri israeliano vuole promuovere una politica che garantisca che l’Unrwa non farà parte del ‘day after'”. “Lavoreremo per avere sostegno bipartisan a questa politica negli Usa, nell’Ue e in altri Paesi – conclude – per fermare le attività dell’Unrwa a Gaza”.

aggiornamento crisi mediorientale ore 11.37

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