La guerra di Putin

I nuovi accordi russo americani sul disarmo potrebbero accelerare la pace in Ucraina 

 

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin è pronto a incontrare Donald Trump per discutere di porre fine al conflitto ucraino e dopo a riprendere i colloqui di controllo degli armamenti.

 

Il  riferimento al ripresa dei colloqui sul controllo degli armamenti è significativo in vista della scadenza drgli accordi SART (Strategic Arms Reduction Treaty) a febbraio 2026, anche se i negoziati sono congelati dal 2023.

 

La stabilità strategica globale è, in larga misura, dipendente dall’equilibrio delle forze nucleari  tra la Russia e gli Stati Uniti, i paesi con i più grandi tali arsenali nucleari.  Alla fine della  guerra fredda le potenze mondiali si resero conto di quanto fosse pericoloso produrre  migliaia di armi nucleari e quanto fossero finanziariamente onerosi tali programmi e quindi furono accettati  tagli parziali e meccanismi di monitoraggio.

 

Ciò ha contribuì ad alleviare il  dilemma sulla sicurezza definendo le mosse difensive previste  (come la costruzione di bombe per scopi di deterrenza) e percepite offensive dall’avversario, come il lancio del primo attacco e quindi l’avvio  di un ciclo di escalation.

 

Ma il dilemma “sicurezza” si è riproposto  a causa dell’espansione verso est della NATO raggiungendo un livello pericoloso  con la  guerra per procura in Ucraina ( fra Russia, NATO e Stati Uniti) in grado di peggiorare se alla scadenza gli accordi non verranno rinnovati.

 

Per questo motivo, Trump ha deciso di impegnarsi per il rilancio dei colloqui di denuclearizzazione con Russia e Cina che sarebbero stati avviati alla fine del suo primo mandato alla Casa Bianca nel  2020.

 

A dire il vero, le possibilità di raggiungere un accordo se avesse vinto allora erano piuttosto remote poiché  la Cina non era ricettiva e la Russia aveva chiesto (come Peskov ha ricordato) anche tagli al nucleare britannico e francese.

 

Tuttavia q è davvero importante l’attuale e reciproco interesse  russo-americano  a  riprendere i colloqui sul controllo degli armamenti, obiettivo che potrebbe accelerare il processo di pace in Ucraina, poiché Mosca ha solo sospeso il primo accordo  in attesa della conclusione del prossimo.

 

La necessità di colloqui è oggi più r urgente che mai, non solo perché il dilemma “sicurezza” degli Stati Uniti è entrato in una nuova fase pericolosa tre anni fa ed è in scadenza, ma anche a causa dello sviluppo e dello di spiegamento di nuovi sistemi di armi come il missile ipersonico russo Oreshniks , per non parlare degli effetti devastanti di una guerra, anche atomica, nello Spazio.

 

È solo una questione di tempo prima che gli Stati Uniti  altri alleati raggiungano il livello russo considerando che questi ordigni possono essere paragonati ad armi nucleari. ma senza l’emissione di radiazioni, con una prospettiva che sta alimentando una nuova corsa agli armamenti globali.

 

Infatti dalla Fine della Guerra Fredda l’iper-proliferazione della tecnologia  significa anche  che la concorrenza non è solo tra gli Stati Uniti e la Russia, ma include  inevitabilmente tutte le altre potenze nucleari e alcuni stati per ora non nucleari come  l’Iran.

È solo attraverso un patto multilaterale, con un accordo statunitense-russo al centro, che altre Potenze  possono essere “imbarcate” nell’accordo per  limitare queste armi e impedire ad altri di ottenerle.

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C’è ancora molta strada da fare prima che qualcosa del genere venga concordato e soprattutto che funzioni, di qui l’importanza di chiari  dettagli  dei meccanismi di monitoraggio, che è poi nell’interesse e nelle responsabilità delle potenze nucleari e militari impegnate nel nuovo accordo.

Anche questa è una delle ragioni fondamentali che possono indurre ad una rapida soluzione del conflitto ucraino, rimettendo al centro Russia e Stati Uniti nel sistema di sicurezza strategica globale.

GiElle

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