di Giuliano Longo
La Norvegia ha deciso di ospitare almeno 12 basi militari statunitensi sul suo territorio, mentre Finlandia e Svezia ne stanno trasferendo altre, dopo essere diventate membri della NATO. Saranno costruite infrastrutture per portare più velocemente le truppe statunitensi ai confini russi, mentre il Mar Baltico e l’Artico saranno convertiti in mari della NATO. Questa la strategia ormai più nei fatti che nelle previsioni.
Così la Scandinavia si converte da una regione di pace a una linea del fronte degli Stati Uniti stessi, con il consenso delle elite politiche mediatiche convinte che l’espansione della NATO migliora la loro sicurezza militare.
Ma è veramente così?
La capacità della Scandinavia di essere una regione di pace si basava sulla padronanza dell’equilibrio deterrenza/rassicurazione. Finlandia e Svezia erano stati neutrali come parte importante della cintura di stati neutrali dal nord al sud dell’Europa durante la Guerra Fredda, il che ha contribuito a ridurre le tensioni.
La Norvegia era un membro della NATO, ma si è imposta delle restrizioni non ospitando basi militari straniere sul suo territorio e limitando le attività militari degli alleati nella regione artica. Poi è intervenuta l’invasione dell’Ucraina
Il sabotaggio statunitense dell’accordo di Minsk (2015-2022) e dell’accordo di pace di Istanbul (2022) fu motivato allo scopo di armare l’Ucraina per riprendersi la Crimea e fare di Sebastopoli una base navale della NATO. Il vicesegretario generale della NATO ha riconosciuto nel luglio 2022 che la guerra in Ucraina riguarda principalmente il controllo del Mar Nero.
Ora il vassallaggio della Scandinavia è importante per sfidare l’accesso della Russia nel Mar Baltico e nell’ Artico. Anche la Polonia e gli Stati baltici hanno iniziato a riferirsi al Mar Baltico come “mare NATO” per impedire alle petroliere russe di raggiungere i mercati, Mentre l’enclave russa di Kaliningrad sarebbe stata sottoposta a una pressione molto maggiore creando un problema a Mosca.
I video delle vittime svedesi nel recente attacco missilistico russo a Poltava sono molto simbolici della militarizzazione della Scandinavia e l’attacco americano al Nord Stream ha dimostrato quanto il controllo sul Mar Baltico sia importante per tagliare la connettività economica russo-tedesca.
La Finlandia è stata il più grande successo nella storia più recente, per la scelta della neutralità, eppure è stata trasformata nella più lunga linea del fronte della NATO contro la Russia. (1300 chilometri), anche se non esisteva alcuna minaccia nei suoi confronti.
Prevedibilmente, presto emergeranno schieramenti militari stranieri nel nord della Finlandia per minacciare la flotta settentrionale russa ad Arkhangelsk. Il pretesto sarà molto probabilmente la preoccupazione che la Russia voglia impossessarsi di parte della Lapponia nel nord della Finlandia. Non avrà alcun senso, ma i media obbedienti susciteranno la necessaria paura.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è citata come la ragione principale per cui Finlandia e Svezia hanno dovuto abbandonare la loro neutralità e unirsi alla NATO. Ma si vuole ignorare che proprio l’espansione della NATO ha causato la guerra in Ucraina.
William Burns, ambasciatore degli Stati Uniti a Mosca e ora attuale direttore della CIA, aveva avvertito che “l’ingresso dell’Ucraina nella NATO è la più luminosa di tutte le linee rosse per l’élite russa. Non solo la Russia percepisce l’accerchiamento e gli sforzi per minare la sua influenza nella regione– aveva riferito, ma teme anche conseguenze imprevedibili e incontrollate che potrebbero seriamente influenzare gli interessi di sicurezza russi…”
Invece nel settembre 2023, il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg sostenne con soddisfazione e gioia che le azioni della Russia per impedire l’espansione della NATO avrebbero ora portato a una maggiore espansione della NATO:
Nei fatti la mancanza di alternative alla NATO consente agli USA di richiedere semplicemente “solidarietà di alleanza” e disciplina di blocco al servizio della loro egemonia.
Ma se gli Stati Uniti sposteranno sempre più la loro attenzione, le loro risorse e le loro priorità sull’Asia, cambieranno le relazioni transatlantiche. Gli Stati Uniti saranno in grado di offrire meno agli europei, ma richiederanno loro molto di più in termini di economia e sicurezza. Inoltre gli europei dovranno recidere i loro legami economici con i rivali degli americani (la Cina) , il che sta già comportando una diminuzione della prosperità e una maggiore dipendenza dagli Stati Uniti.
La Scandinavia era una regione di pace nel tentativo di mitigare le tensioni per la sicurezza dopo la seconda guerra mondiale. Oggi cede la propria sovranità agli Stati Uniti per proteggersi da una minaccia immaginaria.
La regione verrà trasformata in una linea del fronte che preparerà il terreno per una Grande Guerra del Nord . L’unica certezza è che quando la Russia reagirà a queste provocazioni, tutti mentiranno sull’attacco non provocatocon qualche generico riferimento alla difesa della democrazia.
L’unico dubbio o forse la speranza di pace è se davvero Mosca reagirà e come, e se realmente ne avrà la forza.