di Viola Scipioni
Lega e Fratelli d’Italia sono contro, per loro alleggerire ogni situazione che abbia a che fare con quanto sta accadendo nelle carceri italiane non è in agenda. Nonostante ciò, il ministro Carlo Nordio ha ribadito più volte che la questione è di «alta priorità» ma ad averlo sentito sembra essere stato soltanto il Vicepremier Antonio Tajani di Forza Italia. Il ministro ha annunciato “l’Estate in carcere”, un tour negli istituti di pena volta a sensibilizzare gli elettori, i politici e non solo riguardo la situazione degradante in cui i detenuti sono costretti a vivere quotidianamente. Ciò che ha sorpreso di più l’opinione pubblica è stato l’accordo preso con il Partito Radicale: Tajani, infatti, non sarà solo, bensì verrà accompagnato dal segretario Maurizio Turco. Un’altra grande stoccata ai vertici del governo, proprio quando al Senato sta per essere presentato il decreto carceri, da pochi considerato una soluzione vera al sovraffollamento, ai suicidi e al resto delle condizioni tremende dei detenuti. «Preoccuparsi della situazione nelle carceri non significa essere lassisti o ridurre le pene per i reati. Si risolve il problema nelle carceri migliorando le condizioni di vita negli istituti, con un trattamento dignitoso per chi è detenuto e per chi opera nella Polizia penitenziaria», queste le parole del leader, che probabilmente accetterà la proposta di Giachetti sugli sconti di pena per buona condotta ma non la richiesta di amnistia da parte dei Radicali.